Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA TRAGEDIA

Con l’auto nel fiume, inghiottita dalle acque

Il Po gonfio e carico di tronchi impedisce ai sub di recuperare il cadavere della 67enne. L’allarme lanciato da due pescatori alle 6. La donna ha lasciato una lettera ai famigliari

30 Agosto 2025 - 21:22

Con l’auto nel fiume, inghiottita dalle acque

CREMONA - Quattro secondi: tanto è durata l'immagine che si è stampata nella mente dei due pescatori che ieri mattina alle 6 hanno dato l’allarme. «Abbiamo visto un’auto che passava galleggiando davanti al pontile di ormeggio della Mac e abbiamo chiamato subito il 112. La macchina aveva le luci accese e l’acqua arrivava ormai ai finestrini. A un certo momento si è girata e abbiamo potuto vedere che all’interno c’era una persona. Sembrava priva di conoscenza, ma non siamo riusciti a capire se era un uomo o una donna. Il tutto è durato non più di 4 o 5 secondi, poi l’auto si è inabissata».

Non sbagliavano, i due soci della Motonautica: quella che è affondata nelle acque del fiume gonfio, coperto di schiuma e di tronchi, era la vettura di una 67enne. La donna ha lasciato una lettera ai famigliari che oggi, allarmati dalle notizie online pubblicate in mattinata, nel pomeriggio sono andati sul fiume ad assistere alle operazioni, consentendo anche l’identificazione della persona ancora nel fiume.

Dopo l’allarme lanciato dai due pescatori, infatti, i soccorsi sono arrivati in pochi minuti e la Mac si è trasformata nella centrale delle operazioni di ricerca: sono intervenuti oltre alla Polizia di Stato, gli specialisti del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano e il gommone della seconda squadra Unità Navale di Cremona della Guardia di finanza, coadiuvata da una barca privata con a bordo un ecoscandaglio tridimensionale. Grazie a questo strumento la vettura, forse una Fiat 500L, è stata individuata verso la parte finale delle zattere della Mac.

I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono calati nel fiume, che in quel punto dell’ansa è profondo più di sei metri, fra tronchi che seguendo il filo della corrente si concentrano proprio lì. Però non sono stati i tronchi a impedire ai due sommozzatori di raggiungere l’auto, ma la corrente impetuosa. Nonostante fossero fortemente zavorrati, i sub non hanno potuto immergersi, costretti alla posizione che in gergo tecnico viene definita ‘a bandiera’, vale a dire quasi in parallelo con la superficie. Per tutta la mattina le forze dell’ordine hanno continuato a monitorare con l’ecoscandaglio. Gli uomini impegnati nell’operazione hanno comunicato con i rispettivi comandi per il da farsi. I tentativi sono proseguiti fino a pomeriggio inoltrato quando è stato ordinato lo stop.

«Fino a quando i nostri uomini non riusciranno ad andare giù, non possiamo fare nulla», ha dichiarato un ufficiale dei vigili del fuoco a chi chiedeva se fosse stata allertata una draga per il recupero dell’auto. La polizia avrebbe individuato anche il punto dove l’auto è finita nel Po, di fronte all’ingresso della Canottieri Baldesio che affaccia sul Lungo Po Europa. La donna probabilmente era pratica del luogo visto che è riuscita a trovare l’unico varco. Si indaga ancora comunque per ricostruire la dinamica.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400