L'ANALISI
28 Agosto 2025 - 20:05
ACQUANEGRA - Eccola la ‘nuova’ opera pia Venceslao Guida di Fengo: bella, ma soprattutto efficiente, sicura e capace di difendersi dalle calamità. Il cantiere iniziato nel giugno dell’anno scorso dalla ditta Gencos 110, che ha rifatto il trucco ma soprattutto ha consolidato il ‘corpo’ della Rsa fiore all’occhiello di una frazione di neppure 400 anime, è stato ultimato in queste settimane. E c’è già la data ufficiale dell’inaugurazione: sabato 20 settembre ore 10,30. Entusiasmo ed orgoglio dunque non mancano per l’ottima riuscita di questo investimento pari a quasi 7 milioni e 500 mila euro, tutti finanziati con il superBonus del 110%. Oltre agli interventi di riduzione del rischio sismico, è stato realizzato l’isolamento termico, sostituiti i serramenti e ridotto i ponti termici. Completamente rifatta anche la centrale termica con l’installazione di un sistema di generazione ibrido composto da caldaie a condensazione e pompe di calore. Non poteva mancare l’impianto fotovoltaico con sistema di accumulo di energia che consentirà dunque alla struttura di consumarla anche quando il sole non si fa vedere.
«Quando nella primavera del 2023 – spiega la presidente del cda Alessandra Domaneschi - abbiamo ricevuto la conferma che anche le fondazioni potevano beneficiare del bonus, abbiamo subito verificato la fattibilità del progetto. Non nascondo il fatto che inizialmente nutrivamo non poco scetticismo su questa forma di beneficio, per via dell’onda speculativa che lasciava qualche dubbio su questa forma di sostegno pubblico utilizzato a pioggia già da tanti privati».
Prosegue Domaneschi: «I primi decreti con i quali è stato possibile utilizzare l’ecobonus, infatti, escludevano di fatto gli enti del Terzo settore, un tecnicismo che sembrava costruito proprio per penalizzare le strutture del sociale che ne avevano più bisogno. Le note interpretative che si sono susseguite hanno però chiarito tutti i dubbi e quindi il cda, con una approfondita analisi del mercato ed una oculata selezione, ha identificato un soggetto che potesse essere partner del progetto; le garanzie che abbiamo richiesto sono state affidabilità, esperienza e le collaborazioni con società di revisioni di primaria importanza, che potessero asseverare il piano economico finanziario e la disponibilità a erogare polizze assicurative estensive rispetto a quanto previsto normativamente. Il Consiglio d’Amministrazione in carica a lungo ha discusso sull’opportunità, approvandola ed arrivando sino alle battute finali. Con il mese di marzo 2024, a progetto redatto e poco prima che il decreto Giorgetti bloccasse i nuovi interventi, il nuovo Consiglio mi ha dato mandato a firmare il contratto».
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