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LUTTO NEL MONDO DELLA MEDICINA

Morto Terragnoli, l'ortopedico dei campioni

Bresciano, 72enne, aveva curato anche molti cremonesi. Cordoglio in provincia

La Provincia Redazione

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26 Agosto 2025 - 20:01

Morto Terragnoli, l'ortopedico dei campioni

BRESCIA - Ha suscitato vasto cordoglio anche a Cremona la scomparsa del professor Flavio Terragnoli, ortopedico bresciano di nascita e anche di professione, anzi un vero orgoglio per la provincia limitrofa. Sono innumerevoli, infatti, i pazienti che dalla nostra provincia si sono affidati alle cure di Terragnoli, che per decenni è stato un medico riferimento dell’ortopedia e della traumatologia a livello nazionale.

Il luminare ha seguito negli anni grandissimi sportivi come Marco Pantani (rimesso in piedi dopo gravi incidenti) e Francesco Nibali: il ciclista tornò con volo privato insieme a Matteo Renzi da Rio nel 2016 dopo essere caduto alle Olimpiadi e il giorno dopo fu operato da Terragnoli a Brescia alla clavicola.

Dopo essere andato in pensione alla fine dello scorso anno - l’ultimo ruolo in Poliambulanza - tra un mese avrebbe compiuto 73 anni. Padre di due figli, ha accusato un malore mentre si trovava in vacanza in Trentino e non si è mai ripreso. Il suo cuore si è fermato nel reparto di terapia intensiva del Civile di Brescia.

E non si contano i messaggi di cordoglio sui social dei cremonesi, increduli alla notizia. E fra i tanti che si sono affidati all’autorevole ortopedico c’è anche l’ex sindaco di Casalbuttano ed ex atleta di rugby Donato Daldoss che ne aveva sottolineato «la straordinaria professionalità».

Anche la Fondazione Poliambulanza ha voluto pubblicare un ricordo di Terragnoli, «figura centrale nella nostra storia e punto di riferimento per la comunità sanitaria bresciana e nazionale. Presente sin dall’apertura della sede di via Bissolati nel 1997, ha contribuito in modo determinante alla crescita della nostra realtà ospedaliera, guidando l’Unità di Ortopedia e Traumatologia con competenza, dedizione e grande umanità. Nel suo modo di essere medico ha saputo esprimere pienamente la missione che da oltre cent’anni guida Poliambulanza, ispirata al carisma delle Suore Ancelle della Carità: curare le persone, fare ricerca scientifica e formazione, perseguendo gli obiettivi di tutela della vita e promozione della salute, nel rispetto della dignità umana, avvalendosi delle migliori professionalità, con efficienza e qualità, con la massima sicurezza e comfort. La sua eredità professionale e umana rimarrà parte della nostra storia e continuerà a ispirare il lavoro quotidiano di tutta la famiglia di Poliambulanza».

Cordoglio è stato espresso anche dalla sindaca di Brescia Laura Castelletti insieme alla Giunta: «È stato un’istituzione della nostra città e lascia un vuoto profondo nella comunità e nel mondo della medicina bresciana. Con la sua professionalità, la sua umanità e la sua instancabile dedizione, ha saputo rappresentare un punto di riferimento non solo per chi aveva in cura, ma anche per generazioni di medici e colleghi. Era sempre disponibile, notte o giorno, e faceva sentire ogni paziente unico. Nella sua lunga e brillante carriera ha curato con competenza e passione atleti di fama internazionale, anziani, uomini e donne di ogni età, sempre mantenendo la sua cifra di discrezione e attenzione verso ogni persona».

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