Casalmaggiore piange Claudio Piccinelli, storico geometra e pioniere della Lega Nord

CASALMAGGIORE - Prima dipendente comunale e poi attivo nella politica locale con l’apertura della prima storica sede della Lega Nord di Casalmaggiore. È deceduto improvvisamente a 89 anni, nella giornata di venerdì, Claudio Piccinelli, volto molto conosciuto in città.

Dal punto di vista professionale aveva lavorato all’interno dell’ufficio tecnico comunale come geometra andando in pensione all’inizio del 1990. Una volta terminata la sua vita lavorativa non ha smesso di impegnarsi per la sua città e per il bene comune. Ha aderito alla Lega Nord di Umberto Bossi aprendo la prima sezione cittadina del partito e iniziando una fidelizzazione al partito che oggi vede l’amministrazione comunale a guida del centrodestra. È stato quindi consigliere comunale dal 1990 al 1995 all’opposizione, con sindaco Massimo Araldi.

Una volta terminata la carriera politica ha proseguito comunque il suo impegno. All’inizio degli anni 2000 si è speso in prima persona per scongiurare la vendita della Farmacia comunale affiggendo manifesti per la città e avviando una raccolta firme. Altro impegno è stato rivolto alla difesa della muraglia storica del Don Bosco che vi era l’intenzione di abbattere, anche in quel caso raccogliendo firme della cittadinanza. Fu candidato sindaco nel 1999 contro Luciano Toscani. «Ho un ricordo particolare perché nonostante era all’opposizione aveva un occhio di riguardo per me, perché ero un sindaco giovane e vedeva di buon grado i giovani che entravano in politica. Anche all’epoca della raccolte firme era molto corretto nel suo modo di comportarsi», ricorda Toscani.

Secondo un suo preciso desiderio la famiglia – in particolar modo la figlia Annamaria che ha ricevuto la passione politica dal padre e la moglie Luisa – ha reso noto il decesso solo a funerali avvenuti.

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Professionista dell’editoria, ha accompagnato la stampa dal piombo ai primi computer, lavorando per La Provincia, Corriere della Sera e Mondo Padano. Attivo anche nello sport e nel sociale, come arbitro e dirigente Us Acli, lascia la moglie, tre figli e due nipotine