L'ANALISI
04 Agosto 2025 - 08:55
CREMONA - «Ormai non passa notte che dalla strada non arrivino urla, schiamazzi, il rumore di bottiglie frantumate, frasi intrise di violenza che fanno quasi sempre riferimento a minacce. E se getti un’occhiata in strada, quando le urla sono più forti, quasi sempre appare un capannello di persone che cerca di impedire il contatto tra due persone scatenate, una contro l’altra. La cosa diventa ancor più preoccupante quando mia figlia, che non ha vent’anni, deve tornare a casa e per farlo deve attraversare quei tratti di marciapiede. Ho paura. A volte le vado incontro».
Una segnalazione pacata quanto piena di significato e preoccupazione quella giunta nelle scorse ore da una madre di famiglia che dà voce a centinaia di residenti in via Dante, nella zona in prossimità delle stazioni, per una situazione di degrado che è diventata ormai la regola. Contrariamente a quanto accaduto ai giardini di piazza Roma e in un paio di zone più centrali della città, dove si sono verificate esplosioni di violenza decisamente forti, con lame e cocci di bottiglia usati per infliggere ferite in alcuni casi gravi (basti pensare al barista che ha riportato una gravissima lesione a un occhio), in via Dante non si è arrivati a vicende di questa gravità, ma ci si è assestati in una sorta di degrado costante fatto di episodi a ‘ bassa intensità ’ che alimentano il fastidio e il timore dei residenti. Tuttavia, quasi mai sfociano in denunce, né tantomeno in arresti, dopo l’intervento delle forze dell’ordine.
Una delle strade da percorrere è quella del Daspo urbano e in quella direzione le forze dell’ordine si muovono da mesi, ma è chiaro che questa misura, per come è congegnata, porta a risultati concreti nell’arco di un certo tempo. Lo scenario descritto ormai mesi fa da Jane Alquati (Lega), vice presidente del Consiglio comunale, lo si può constatare con cadenza quotidiana. Altro fronte di preoccupazione, in parte legato con quello appena descritto, riguarda i bivacchi e le notti all’insegna dello ‘sballo’, tra bevute e consumo di sostanze stupefacenti, che avvengono nella zona della stazione dei pullman. Al mattino non è infrequente trovare cocci di bottiglia, sporcizia, avanzi di cibo. In questo caso tutto avviene a una maggiore distanza dalle case e questo fa sì che non si inneschino, in automatico, le proteste. Proteste che peraltro non sono mancate da parte dei proprietari di auto che nel percorrere il parcheggio sopraelevato si sono trovati davanti a situazioni sconcertanti, inclusi i tentati furti di oggetti lasciati a bordo dei veicoli.
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