L'ANALISI
29 Luglio 2025 - 05:10
CORTE DE' FRATI - Rimane sempre occupata la casa di Noci Garioni dove, oltre cinque mesi fa, una famiglia egiziana si è stabilita abusivamente. Dalla piccola frazione di Corte de’ Frati nessuna novità circa un eventuale sgombero o una possibile risoluzione della vicenda. Anzi, i tempi inevitabilmente, e contro ogni aspettativa e speranza del paese, si stanno allungando. «Purtroppo la situazione è complessa, come sempre nei casi di occupazione abusiva – spiega il primo cittadino Giuseppe Rossetti – anche e soprattutto per la presenza di minori. L’iter burocratico non è semplice e come amministrazione comunale non possiamo fare molto; è il giudice che deve dare autorizzazione alle forze dell’ordine di far sgomberare la casa».
Tutto è cominciato attorno a febbraio di quest’anno, quando il proprietario di una casa nella piccolissima frazione di Noci Garioni è stato ricoverato presso una casa famiglia a Gottolengo per problemi di natura psichiatrica. Due settimane dopo l’inizio del ricovero la porta della casa è stata forzata e un nucleo di origine egiziana, padre muratore, la moglie assieme ai tre figli, ancora minorenni, l’ha occupata. A dare l’allarme il vice sindaco Rosolino Azzali, in qualità di amministratore di sostegno del 74enne, tra l’altro molto conosciuto in paese. Dopo aver effettuato il sopralluogo, le forze dell’ordine hanno preso le generalità degli occupanti e hanno presentato il rapporto al giudice tutelare. Che è l’unico che possa pronunciarsi e dare ordine di sgombero. «Speravamo si potesse risolvere tutto molto più velocemente – continua Rossetti – ma non è così. Il nucleo rimane in quella casa, ma non ci possiamo fare molto. Anche perchè se la famiglia dovesse uscire, il Comune, sebbene queste persone non siano residenti a Corte de’ Frati, ma pare in Sicilia, dovrebbe farsene carico».
Un problema non indifferente che rimanda ai tanti casi simili che, però, arrivano solitamente dalle grandi metropoli. Nel frattempo la famiglia, della quale non si hanno molte notizie e soprattutto non si sa come abbia saputo di questa casa vuota, rimane nell’abitazione. «Probabilmente sono venuti in qualche modo a conoscenza dell’intenzione di mettere l’abitazione in affitto, sapevano che in quel momento la casa era vuota e l’hanno poi occupata. Un fatto che ritengo gravissimo. So che in qualche modo si procurano l’acqua per i bisogni giornalieri e utilizzano un generatore per l’energia elettrica, anche perché lì le utenze sono sospese. Tra le continue proteste e segnalazioni dei cittadini che sentono forte odore di benzina».
Quanto ad un eventuale proposta di affitto da parte dell’amministratore di sostegno «potrebbe essere un compromesso, ma francamente a questo punto non so se riuscirebbero a pagare un eventuale affitto».
Anche i servizi sociali sono stati allertati, ma è evidente che il quadro complessivo è tutt’altro che semplice. Rimane lo sconcerto, l’amarezza, ma anche la sensazione di totale impotenza di fronte ad un fatto che nessuno avrebbe mai immaginato potesse verificarsi in una località come Noci Garioni.
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