L'ANALISI
09 Marzo 2025 - 08:06
Il municipio di Corte de' Frati
CORTE DE' FRATI - Una casa occupata abusivamente, la porta forzata, una famiglia di origine straniera che se ne impossessa, mentre il legittimo proprietario - 74 anni — è assente ed è lontano dalla sua abitazione per motivi personali. Sembra il copione di uno dei tanti casi che da un po’ di tempo a questa parte occupano la cronaca e i servizi televisivi nelle grandi città. Invece accade qui, a Noci Garioni, piccolissima frazione del comune di Corte de’ Frati. Una località che solo chi ci abita conosce o solo chi, una volta nella vita, ci è passato per qualsiasi motivo. L’abitazione è di quelle semplici, ovvero una di quelle case che caratterizzano gli angoli di una volta nei piccoli centri del Cremonese. Ma nulla toglie alla gravità della situazione che sta diventando sempre più pesante e che in paese sta suscitando non pochi interrogativi.
Le cose sono andate così. Da qualche tempo il proprietario si trova ospite presso una struttura, alle prese con problemi di natura psichiatrica. In particolare, si trova presso una casa famiglia, in una zona del Bresciano, a Gottolengo. Per curarne i beni e il patrimonio è stato nominato un amministratore di sostegno, ovvero Rosolino Azzali (nella foto qui sotto), già sindaco ed attualmente vice sindaco di Corte de’ Frati. Due settimane fa la porta della casa è stata forzata, letteralmente. La casa è stata così occupata abusivamente da un nucleo di origine egiziana, padre muratore, tre figli, minori ma comunque intorno ai 16-17 anni.
Azzali, in qualità di amministratore, ha fatto quel che è nelle sue competenze, ovvero ha chiamato i carabinieri. Che sono arrivati a Noci Garioni, hanno effettuato il sopralluogo, hanno preso le generalità degli occupanti. E infine, hanno presentato il rapporto al giudice tutelare, al quale ora compete la decisione ultima. L’eventualità di uno sgombero infatti può essere adottata solo dall’autorità giudiziaria.
In queste due settimane, peraltro, tutto è andato avanti sotto traccia, nel senso che non ci sono state prese di posizioni ufficiali in paese né ad alcun altro livello. Fatto sta che il caso è ormai di dominio pubblico e gli interrogativi, accompagnati da una notevole preoccupazione, si fanno sempre più insistenti.
È lo stesso Rosolino Azzali che chiarisce i termini della vicenda: «Ci siamo ritrovati la porta forzata, evidentemente chi è entrato non aveva altra scelta. Gli stessi carabinieri lo hanno potuto constatare. Io, da amministratore di sostegno, ho chiamato il 112 appena ho preso atto di quanto stava accadendo. Non c’era alcuna alternativa possibile. Ora attendo la decisione del giudice. Inutile ribadire che si tratta del primo caso di questo tipo che accade qui in paese e credo che nessuno si aspettasse che potesse verificarsi qui, in una frazione semi sconosciuta una vicenda del genere. Il proprietario soffre di disabilità di natura psichica, da qui la necessità di assisterlo».
Anche i servizi sociali sono ormai allertati. «Proprio così - aggiunge Azzali — i servizi sociali di Corte de’ Frati sono in contatto con la località siciliana dove la famiglia occupante ha la residenza. È evidente che il quadro complessivo è tutt’altro che semplice. Come sono arrivati fino a Noci Garioni? Credo che il meccanismo sia collegato all’intenzione di mettere l’abitazione in affitto, probabilmente l’informazione dell’esistenza di una abitazione vuota è partita da lì. Finora la vicenda è rimasta coperta da un certo riserbo, ma evidentemente ormai non è più possibile, perché la storia è nota. Speriamo che si arrivi ad una soluzione in tempi rapidi, in base a quanto stabilirà il giudice».
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