L'ANALISI
10 Marzo 2025 - 05:25
Nel riquadro il sindaco Giuseppe Rossetti
CORTE DE' FRATI (NOCI GARIONI) - Il caso dell’abitazione occupata abusivamente da una famiglia egiziana a Noci Garioni, minuscola frazione di Corte de’ Frati, sta suscitando notevole preoccupazione tra gli abitanti del paese. La vicenda, per la verità partita alcuni giorni fa, sta monopolizzando l’attenzione tra numerosi dubbi e domande e anche molto sconcerto; a partire dallo stesso sindaco che, come tutti i suoi compaesani, si interroga sulle modalità dell’occupazione e sull’eventuale risoluzione del problema.
«In paese c’è una certa preoccupazione – spiega il sindaco Giuseppe Rossetti – per un fatto che mai avremmo immaginato potesse verificarsi qui, in una località quasi sconosciuta. Capisco, o meglio arrivo a intuire, in una grande città, come spesso si sente al telegiornale o nei vari servizi, ma a Noci Garioni chi lo avrebbe mai detto? Non sappiamo come abbiano fatto materialmente a entrare, ma soprattutto come questa famiglia sia venuta a conoscenza di una casa vuota, perfettamente arredata e abitabile e vi sia entrata».
Mentre il legittimo proprietario, un uomo di 74 anni conosciuto e ben voluto in paese, si trova a Gottolengo, ospite di una casa famiglia. «È un fatto inaccettabile e gravissimo perché mina la sicurezza di tutti. Qui siamo alla stregua di non poter stare via un giorno, magari per una gita fuori porta, che occupano le abitazioni. Al di là che non si può concepire, né giustificare l’entrata in maniera forzosa in casa altrui, direi che soprattutto la vera preoccupazione è l’impossibilità di intervenire per far sgomberare gli occupanti. Che cosa possiamo fare? Come possiamo muoverci?».
Il caso riguarda un nucleo di origine egiziana, moglie e marito, muratore, con tre figli minori attorno ai 16 e 17 anni. «L’amministratore di sostegno, il vice sindaco Rosolino Azzali, una volta accortosi dell’accaduto ha chiamato i carabinieri. Dopo aver effettuato il sopralluogo, le forze dell’ordine hanno preso le generalità degli occupanti e hanno presentato il rapporto al giudice tutelare; di più non è stato possibile fare e ora attendiamo la sua decisione, ma è innegabile che questa vicenda ha colpito molto il paese». Dove il 74enne, proprietario della casa, è conosciuto da tutti.
«Giuseppe è sempre stato seguito dai servizi sociali – spiega un cittadino di Corte de’ Frati – per un certo periodo ha vissuto anche presso la Fondazione Redentore di Castelverde, prima di arrivare a Gottolengo, dove attualmente è ospite di una casa famiglia. Ma soprattutto ha sempre goduto dell’affetto dei suoi compaesani, che lui ricambiava, perché lo si trovava spessissimo in giro in bicicletta per le vie del paese, sempre pronto a salutare e a scambiare due parole. Una battuta, una parola per tutti, soprattutto se si parlava del meteo e della pioggia, una sua caratteristica; nel corso degli anni ha perso la mamma Agnese e poi anche la sorella Cesarina, alle quali era molto legato. Giuseppe è conosciuto anche per la sua passione per il presepe, caratteristica che gli è valsa anche alcuni riconoscimenti da parte della parrocchia. Nessuno avrebbe potuto immaginare che gli avrebbero occupato la casa e questo evento, oltre a destare notevole preoccupazione, ha suscitato un senso di profonda tristezza per la sua vicenda personale».
Per l’eventuale sgombero si deve attendere la decisione dell’autorità giudiziaria, ma tutti in paese si aspettano che la situazione si risolva, positivamente, al più presto. «Non possiamo non pensare che questi occupanti abusivi vengano mandati via – conclude il sindaco Rossetti – è la cosa più giusta e logica; sarebbe davvero inammissibile autorizzare comportamenti di questo tipo».
MONTA LA RABBIA SUI SOCIAL
Se la notizia della casa occupata da una famiglia egiziana ha destato clamore e preoccupazione tra le vie di Corte de’ Fati, inevitabile agitasse anche il web e i social. Tantissimi i commenti degli utenti fra sdegno, rabbia, qualche battuta, ma di fondo l’amarezza per un caso che ricorda quanto accade nelle grandi metropoli. «Siamo alla follia» qualcuno scrive o ancora «eventuale sgombero? a che titolo questi individui hanno forzato la porta per entrare in casa e restarci a vivere?»
Concordi tutti sul fatto che atteggiamenti del genere non si possano tollerare, né tantomeno che le operazioni di sgombero richiedano settimane. «In questi casi dovrebbe intervenire immediatamente lo Stato, come accade in Spagna ad esempio, con le proprie forze dell’ordine e se non bastassero, si interviene con l’esercito. È fuori da ogni logica che qualcuno si impossessi di casa mia e che io non riesca più a riappropriarmene e peggio ancora, che non ci siano delle leggi a mia tutela», è la chiosa.
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