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CASALMAGGIORE. FONDAZIONE BUSI

«La doppia carica crea un cortocircuito»

Interpellanza della minoranza al sindaco sui ruoli della presidente della Fondazione

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

28 Luglio 2025 - 18:52

«La doppia carica crea un cortocircuito»

CASALMAGGIORE - La gestione della Rsa della Fondazione Busi è finita all’attenzione del gruppo di minoranza composto da Luciano Toscani, Alessia Tascarella, Cinzia Soldi e Luigi Borghesi. Dopo alcune segnalazioni arrivate dai familiari degli ospiti, il gruppo Casalmaggiore la tua città ha presentato un’interpellanza rivolta al sindaco Filippo Bongiovanni, chiedendo chiarimenti su quella che viene definita una situazione «potenzialmente inaccettabile» di conflitto d’interessi.

Al centro c’è la figura di Bruna Masseroni, presidente della Fondazione Busi, che ricopre anche il ruolo di responsabile dell’Ufficio di Pubblica Tutela (Upt) dell’Asst di Cremona, organismo a cui i cittadini devono rivolgersi in caso di disservizi o problemi nelle strutture sanitarie e assistenziali. «È evidente – denunciano i consiglieri di minoranza – che questa doppia carica crea un cortocircuito: i familiari chiamati a segnalare disagi nella Rsa finiscono per rivolgersi alla stessa persona che rappresenta legalmente l’ente da cui dipendono le loro lamentele».

I consiglieri vogliono sapere se, al momento della nomina di Masseroni alla presidenza della Fondazione, fosse noto all’amministrazione comunale il suo incarico già in essere presso l’Upt. Si chiedono anche se questo ruolo sia stato esplicitamente indicato nel curriculum presentato, e se l’intera procedura di elezione sia stata condotta con la necessaria trasparenza. Il gruppo ricorda che il Codice Etico della Fondazione Busi vieta situazioni che possano generare conflitti d’interesse e stabilisce la necessità di un rapporto limpido e indipendente con le autorità pubbliche.

Viene inoltre richiamato l’Avviso Pubblico per la nomina dei responsabili Upt, che prevede l’incompatibilità dell’incarico in caso di legami o ruoli che possano condizionare l’imparzialità dell’ufficio. Oltre al nodo della doppia carica, i consiglieri mettono sotto osservazione anche le ultime decisioni del Cda della Fondazione Busi, definendole «delicate e strategiche» per il futuro della struttura. Si parla della nomina di nuove figure apicali con impatti sul bilancio, ma pure della pubblicazione di avvisi per la vendita di beni patrimoniali, operazioni che necessitano di un esame più approfondito da parte del consiglio comunale prima di divenire operative. Il sindaco, sentito oggi, ha detto che «sarà data risposta in consiglio comunale».

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