L'ANALISI
25 Luglio 2025 - 20:45
CREMONA - Da quasi tre anni e mezzo il ponteggio tiene ‘in trappola’ il condominio, i residenti sono ‘murati’ nelle loro case. Sui balconi è assolutamente vietato metterci piede: sono inagibili, perché i parapetti in vetro – rimossi a suo tempo - non sono stati sostituiti nell’immediatezza: «Una situazione che arreca un grave pericolo per tutti i condomini». In qualche appartamento sono spuntate persino le muffe.
Da marzo del 2022 vivono (meglio, sopravvivono) così le 24 famiglie, alcune con bambini, del ‘Condominio Botania 1’, al civico 19 di via Primo Maggio, nel Villaggio Po. Famiglie esasperate e furiose.
Storia di un ‘Bonus 90% con sconto in fattura’ e di una guerra giudiziaria del ‘Condominio Botania 1’ con l’ex amministratore che era responsabile dei lavori, con l’ingegnere progettista che è anche il direttore dei lavori, con la ditta appaltatrice dei lavori e con il commercialista che ha apposto il visto di conformità delle spese».
Lavori iniziati e interrotti, date che non tornano, costi imprevisti, costi lievitati. E molto altro. L’impalcatura di sei piani del ‘Botania 1’ pare reggersi su «difformità, vizi (anche gravi) e inadempimenti». Li ha riscontrati l’architetto bresciano Paolo Toselli, il perito nominato, il 5 aprile del 2024, dal giudice, in seguito al ricorso per Accertamento tecnico preventivo (Atp) promosso dal ‘Botania 1’ attraverso l’avvocato Nicola Quaini, il legale che in questi anni ha acquisito una mole di documentazione: un carteggio alto quasi un piano tra verbali delle assemblee (ordinarie e straordinarie) condominiali, fatture di bonifici, relazioni tecniche, pec, contratti e fotografie dei balconi con i parapetti smontati.
E adesso che la relazione ‘super partes’ (160 pagine) del perito Toselli è stata depositata, attraverso il legale il ‘Condominio’ potrebbe fare causa per il risarcimento danni alla ditta ‘Selica Costruzioni di Selica Geom. Ervin’ «in qualità di firmataria del contratto di appalto», alla ‘Società Selica Srls, «in qualità di materiale esecutrice di tutte o di alcune delle attività ad esso connesso», all’ex amministratore condominiale Carlo Granata, al commercialista Alessandro Zagni. E all’ingegnere Nicola Caporali, progettista e direttore dei lavori, il «capofila» che nel suo computo metrico aveva indicato un costo complessivo di 545.975,28 per l’intervento che avrebbe dovuto eliminare «i vizi precedenti del palazzo».
Già, perché la storia parte da lontano. Il palazzo viene completato nel 2012. Nel 2019 saltano fuori le magagne sulla facciate. Nel carteggio si parla di «disgregamento della finitura esterna del sistema a cappotto termico», di «distaccamento e strappo delle lastre in fibrocemento di rivestimento esterno dei parapetti», di «ossidazione delle strutture dei parapetti in vetro».
A metà ottobre del 2020, i condomini si riuniscono in assemblea per decidere come muoversi. Scaduta la garanzia decennale, non si fa causa al costruttore. Di assemblea in assemblea, il ‘Botania 1’ si affida all’ingegnere Caporali. La delibera è del 22 febbraio 2021. Il 9 luglio successivo, il professionista sottopone all’assemblea condominiale il computo metrico estimativo (gli oltre 500mila euro), informando del diritto di beneficiare del ‘Bonus 90% con sconto in fattura’. L’assemblea dà il via libera. Il 26 novembre, con mail l’amministratore comunica ai condomini che i lavori sarebbero iniziati il 29 novembre, allegando il contratto di appalto sottoscritto dalla ‘Selica Costruzioni di Selica Geom. Ervin’. Il 14 dicembre (si legge nelle carte) l’amministratore, «in maniera autonoma e senza riferire alcunché al ‘Condominio Botania 1’, tramite l’utilizzo del fondo straordinario appositamente costituito» effettua due bonifici: uno da 48.776 euro in favore della società costruttrice, l’altro di 10.379 euro a Caporali, a saldo di una fattura (totale della parcella 93.417,45 euro).
Il 27 gennaio del 2022, l’ingegnere riferisce all’assemblea condominiale che il ponteggio sarà montato l’1 marzo. Intanto, l’assemblea dà il via libera al pagamento delle fatture, una al commercialista, l’altra al progettista «per asseverazione di conformità e visto di congruità previsti dal Dl antifrodi». Il ponteggio sarà installato il 17 marzo. Tra marzo e aprile vengono rimossi i parapetti dei balconi. Non vengono sostituiti subito con quelli nuovi «compresi nel costo complessivo dell’opera»: ne sono convinti i residenti. Invece, secondo Caporali vanno sborsati altri soldi (più di 200mila euro) per i parapetti nuovi di zecca. In ogni caso, il cantiere resta fermo per mesi. Motivo? «Mancata cessione del credito a terzi». Nel carteggio si legge che «la ditta appaltatrice ha proposto ai condomini la retrocessione dei crediti per essere pagata». La ditta incassa un ‘no’. Il 14 febbraio del 2023, l’assemblea condominiale muove una serie di contestazioni a caporali, tra cui «la mancata ripresa dei lavori».
Venerdì 25 luglio 2025, oggi. All’ingresso c’è un cartello che parla di ‘sistemazione facciate’ e dell’inizio dei lavori fissato per il 22 novembre 2021. Tutto fermo. Da marzo del 2022, le famiglie del ‘Botania 1’ sono prigioniere di una impalcatura.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris