L'ANALISI
25 Luglio 2025 - 05:05
Navarra e Piccinini
VOLONGO - Chiedono più coinvolgimento alcuni consiglieri comunali che hanno disertato l’ultimo consiglio, facendo annullare per due volte la seduta per la mancanza del numero legale. La vicenda viene riassunta da Fabio Navarra, ex sindaco e oggi consigliere. «È da più di due mesi che nonostante si chiedano incontri di aggiornamento, ci viene risposto che non è necessario. Ora ci saremmo nuovamente trovati in consiglio con davanti le variazioni di bilancio, che non sono semplici tabelline di numeri, ma rappresentano le azioni amministrative e gli investimenti da qui a fine anno, senza aver condiviso alcuna scelta. Gran parte del gruppo non ci sta a questa modalità di amministrare che, nonostante i precedenti, il sindaco si ostina testardamente a tenere. Sinceramente siamo avviliti da un comportamento incomprensibile da parte di un primo cittadino, che se assecondato, oltre a offendere i ruoli istituzionali di ognuno, è irrispettoso delle regole democratiche più basilari».
Le sedute annullate si sono tenute venerdì scorso in prima convocazione e lunedì in seconda. In entrambi i casi oltre al sindaco Giovanni Piccinini erano presenti tre soli consiglieri: Maurizio Pinzi, Ermanna Morelli e Manuela Alberti; mentre gli assenti erano sei: Navarra, Anna Scaglioni, Agnese Ferrari, Cristian Rossi, Daniele Dellabona e Marco Ruffini.
Il consiglio comunale è stato così riconvocato per lunedì alle 19 e per giovedì 31 alle 19 in seconda convocazione. Tra i punti in votazione l’assestamento generale di bilancio che, se non approvato, porterebbe a richiami della Prefettura e, in seguito, al commissariamento dell’ente locale. È già emerso che anche la seconda convocazione, con l’abbattimento del numero legale, non è sufficiente per poter tenere la seduta. Il consiglio non è più composto da dieci consiglieri più il sindaco ma da nove, a causa delle dimissioni di Pietro Capra e della mancanza di persone per la surroga.
Nella lettera che annunciava la mancata presenza è stato scritto che «i consiglieri comunali del gruppo di maggioranza ‘Idee in Comune’, prendono atto che, nonostante quanto già evidenziato nelle precedenti comunicazioni, incontri e sedute di consiglio, ‘ogni scelta amministrativa che il sindaco e la giunta intendono promuovere e quindi inserire all’ordine del giorno del consiglio comunale, deve necessariamente essere preventivamente proposta, discussa e condivisa con l’intero gruppo di maggioranza’. Permane, da parte del sindaco la volontà di non adempiere a questa semplice regola di democrazia e partecipazione, che fa venire meno il compito di noi consiglieri quali rappresentanza della collettività nell’attuazione degli indirizzi generali di governo e controllo dell’azione amministrativa. Ancora una volta ci troviamo di fronte a decisioni ignote e già prese, per le quali è chiesto il nostro voto in seduta consigliare, senza alcun confronto preliminare».
Piccinini, contattato per una replica, non ha rilasciato dichiarazioni. Nel frattempo ieri sera si è tenuto un incontro di maggioranza che dovrebbe aver chiarito le questioni che hanno portato a questa crisi politica.
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