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CREMONA. IL CASO SAAP

FdI all’attacco: «Via assessore e dirigente»

Il gruppo consiliare: «Della Giovanna distante, poco incline al dialogo e disorientata»

La Provincia Redazione

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15 Luglio 2025 - 17:09

FdI all’attacco: «Via assessore e dirigente»

CREMONA - La vicenda del Saap, il Servizio di assistenza per l’autonomia personale, si è chiusa «nel silenzio, senza alcuna assunzione politica di responsabilità, senza nemmeno alcun gesto pubblico di riconoscimento degli errori commessi e scuse a famiglie ed operatori per il disagio arrecato» da parte dell’amministrazione.

La decisione del Tar di escludere Progetto A, seguita dalla fase della verifica della congruità dell’offerta del secondo classificato, richiesta dallo stesso Tribunale amministrativo, e infine dall’aggiudicazione del servizio alle cooperative cremonesi, non ha spento le polemiche e Fratelli d’Italia chiede la testa dell’assessore Marina Della Giovanna. In una nota firmata da Marco Olzi, Chiara Capelletti, Carlaberto Ghidotti, Rosaria Compagnone, Luca Fedeli e Matteo Carotti, si legge infatti che «non si è trattato di un errore marginale o di una semplice questione tecnica, ma di una procedura irregolare che ha messo a rischio un servizio essenziale per centinaia di studenti con disabilità e per le loro famiglie. Il Saap — aggiunge il gruppo consiliare di FdI — non è un appalto qualunque. È un presidio di inclusione e di giustizia sociale. Chi amministra dovrebbe saperlo e trattarlo con la sensibilità, l’attenzione e il rispetto che merita. Purtroppo, così non è stato. In questa vicenda, l’amministrazione ha mostrato un atteggiamento difensivo e autoreferenziale, rifiutando il confronto, ignorando le segnalazioni di criticità, e scegliendo di sostenere in giudizio una procedura che si è poi rivelata infondata. Tutto questo ha generato incertezza tra gli operatori, disorientamento nelle famiglie e un colpevole ritardo nell’individuazione di una soluzione. Solo il 9 luglio, a distanza di oltre un mese dalla sentenza, la Giunta ha provveduto ad affidare il servizio al Raggruppamento temporaneo di imprese risultato secondo in graduatoria, ottemperando finalmente a quanto disposto dal Tar. È stato un passaggio necessario, ma tardivo».

FdI poi stigmatizza «soprattutto» il «silenzio» dell’amministrazione. «Questo silenzio pesa. Pesa sulle famiglie che hanno dovuto vivere settimane di incertezza. Pesa sugli operatori che non sapevano se avrebbero potuto continuare a svolgere il proprio lavoro. E pesa sulla credibilità dell’amministrazione comunale. Per queste ragioni riteniamo che non sia più possibile voltare lo sguardo dall’altra parte. La gestione della vicenda impone una riflessione seria e non rinviabile. Crediamo sia doveroso che il sindaco valuti con attenzione l’operato dell’assessore Della Giovanna, che ha seguito direttamente la vicenda, adottando un approccio burocratico, distante, poco incline all’ascolto e al dialogo con le parti, apparsa essa stessa disorientata e non in grado di gestire la situazione. È altresì necessario che venga analizzato il ruolo della dirigenza del settore, i cui atti sono stati smentiti da un tribunale. Il nostro gruppo consiliare ha sollevato per tempo le criticità di questa gara, ricevendo in cambio solo chiusura e accuse infondate e ingenerose. Oggi chiediamo consapevolezza e trasparenza. Perché non si può continuare a guidare la città senza assumersi le responsabilità degli errori commessi. Non si può amministrare ignorando le sentenze».

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