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VIADANA

Nomadi digitali e psicologhe del viaggio

Le travel blogger Sindoni e Parmigiani conquistano i social con il loro progetto

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

12 Luglio 2025 - 08:10

Nomadi digitali e psicologhe del viaggio

Elina Sindoni e Marzia Parmigiani

VIADANA - Da un lavoro da ufficio nel terzo settore a psicologhe di viaggi e nomadi digitali. E’ la parabola professionale e scelta di vita di Marzia Parmigiani, viadanese, ed Elina Sindoni, messinese d’origine, ma viadanese d’adozione. Sono fondatrici del progetto traveltherapists.it, un blog nato nel 2018 che rappresenta un vero ponte tra psicologia positiva, mindfulness, benessere e storytelling di viaggio. Entrambe psicologhe, comunicatrici e autrici, vivono tra l’Italia e il Giappone, portando avanti un’attività ibrida tra consulenza, scrittura, formazione e accompagnamento turistico. Il mondo social le ha già incoronate come persone di riferimento per il Sol Levante, considerando che la loro pagina Instagram ‘Traveltherapist-Il mio viaggio in Giappone’, ha 19mila e 300 followers e l’omonima pagina Facebook ne ha 59mila e 200. «Ci siamo conosciute a un corso di formazione a Milano - raccontano - e abbiamo unito le nostre due grandi passioni: la psicologia e il viaggio. Spesso è difficile spiegare come svolgiamo la nostra attività, poiché la maggior parte delle persone concepisce il lavoro come legato ad un luogo fisico o al territorio dove si vive. Essere nomadi digitali significa che, grazie al lavoro da remoto e alle nuove tecnologie, possiamo svolgere la nostra attività da qualsiasi parte del mondo. Ci spostiamo tra Europa e Asia, lavorando con partner internazionali, con aziende e singoli individui che ci scelgono per percorsi personalizzati di crescita personale e branding etico. Vivendo in Giappone per gran parte dell’anno, collaboriamo con tour operator e agenzie di viaggio italiane – compatibilmente con gli altri impegni professionali, accompagnando gli italiani che scelgono di visitare il paese del Sol Levante».

Com’è nata questa decisione?
«Prima di capire la nostra strada, abbiamo fatto esperienze professionali nel Terzo settore, ma c’era sempre una voce che chiamava verso altro. Così, la nostra professionalità ha avuto un’evoluzione consapevole. Da psicologhe, abbiamo ‘importato’ le nostre competenze in contesti nuovi, provando e facendo nostri approcci alternativi come la Travel Therapy, un modello che considera il viaggio non solo evasione, ma strumento attivo di esplorazione del sé. Un riferimento fondamentale per questo approccio è stato lo scrittore americano John Steinbeck».

Il vostro progetto unisce benessere e narrazione: quanto conta, oggi, comunicare in modo consapevole e umano?
«Per noi comunicare in modo consapevole e umano è una responsabilità. Il nostro progetto si è ampliato nel tempo: scriviamo articoli per riviste internazionali, realizziamo reportage e documentari su temi legati a società, cultura e benessere. Quest’anno per il Giappone è un momento particolare considerato Osaka Expo 2025 e noi come accredito media stiamo collaborando con enti del turismo, progetti di marketing e realtà imprenditoriali. Lo facciamo con approccio etico, perché crediamo che le parole e le immagini abbiano un impatto reale sulle persone. Accanto a questo, offriamo consulenze di branding e comunicazione mindful, percorsi di attivazione personale e supporto psicologico».

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