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L'IDEA DELL'INTITOLAZIONE

«Dedicate il ponte ai due giovani deceduti»

La proposta di un ferroviere, subito accolta dai sindaci di Bozzolo e Marcaria

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

07 Luglio 2025 - 18:31

«Dedicate il ponte ai due giovani deceduti»

BOZZOLO - «Dopo aver letto la commovente testimonianza sulla morte di Aroldo Albertini e Nello Germani, penso che le istituzioni si debbano impegnarsi affinché il nuovo ponte ferroviario sul fiume Oglio venga intitolato alla loro memoria».

Sono le parole di un ferroviere che ha scritto alla nostra redazione e ha deciso di fare suo il pensiero di molti colleghi della tratta tra Mantova e Cremona che hanno conosciuto la storia dei due ferrovieri, dalle parole di Carlo Albertini, figlio di Aroldo. Albertini e Germani, rispettivamente 30 e 21 anni, morirono l’11 ottobre 1944, quando il convoglio da loro guidato finì nel fiume Oglio a seguito del cedimento del ponte danneggiato durante la Seconda guerra mondiale.

I sindaci dei due paesi coinvolti, Bozzolo e Marcaria, il cui confine geografico è proprio il corso del fiume, sono assolutamente favorevoli all’intitolazione. «Penso che questa proposta sia assolutamente da accogliere – commenta il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta -. Con il collega Torchio cercheremo di muovere i vertici di Rfi per capire come fare e quali sono le procedure da seguire».

Anche Giuseppe Torchio sindaco di Bozzolo ‘sposa’ la proposta. «Non sappiamo come saranno i lavori del ponte la prossima primavera, ma sarebbe bello fare una cerimonia in prossimità di esso il prossimo 25 aprile. La morte di Albertini e Germani è stata quasi sotto costrizione visto che in condizioni normali, il passaggio del treno sul ponte danneggiato avveniva ‘a vista’, ossia senza macchinisti. Uno scendeva dal treno, che si muoveva a passo d’uomo, prima che il ponte iniziasse la traversata, e un altro sull’altra sponda vi saliva. I soldati tedeschi obbligarono invece i macchinisti cremonesi a rimanervi sopra. Come amministrazione prenderemo contatti per avviare il tutto e vedere come si può concretizzare».

I lavori per la realizzazione del nuovo ponte sull’Oglio – opera inserita nel raddoppio ferroviario tra Piadena e Mantova – sono stati a lungo condizionati dalla ricerca dei carri ferroviari e della locomotiva caduti nel fiume 81 anni fa. Se uno dei carri è stato portato a riva pochi giorni fa, della locomotiva non vi è nessuna traccia tanto che prende sempre più corpo l’ipotesi che sia andata distrutta nell’esplosione successiva alla caduta nel fiume.

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