L'ANALISI
03 Luglio 2025 - 19:10
CREMONA - Agosto 2023. L’appuntamento su Instagram, una passeggiata di sera, un abbraccio, la mano di lui che scivola sul fondo schiena di lei. Lei che reagisce: «No, non voglio». Lui che si ferma, ma dopo un po’ ci proverà ancora. Lei di nuovo reagisce: «Non voglio, chiamo i miei amici». E lui se ne va.
Lui ha 20 anni, lei 15.
La ‘pacca’ è costata al giovane un’accusa di violenza sessuale (palpeggiamenti) aggravata dal fatto che la vittima aveva 15 anni e dalla minorata difesa, perché erano le 10 di sera, c’era buio.
A quasi due anni dai fatti, oggi il ragazzo, incensurato, è comparso davanti al gup con il suo avvocato, Consuelo Beber, il quale ha chiesto, e ottenuto, l’ammissione al rito abbreviato. In Tribunale l’imputato tornerà l’11 dicembre prossimo. La quindicenne non gli chiede i danni: non si è costituita parte civile attraverso i genitori.
Oggi l’imputato non ha un lavoro. Lo aveva due anni fa, barista nel locale di un paese, frequentato dalle compagnie di ragazzi, tra i quali la giovanissima. Barman e 15enne si conoscevano. Una settimana dopo quella passeggiata con palpeggiamento, la minore lo ha raccontato a mamma e papà ed è partita la denuncia.
Nell’indagine effettuata dai carabinieri, la quindicenne aveva anche riconosciuto l’imputato. Ma il difensore, senza anticipare nulla, sostiene, tuttavia, che mancherebbero elementi certi per arrivare all’individuazione del proprio assistito.
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