L'ANALISI
01 Luglio 2025 - 05:05
CASTELVERDE - Il settore giovanile dell’Ac Castelverde non c’è più, ma i ragazzini potranno continuare a giocare a calcio in paese. Quindi senza ‘emigrare’ altrove. Lo annuncia Giovanni Catenacci, responsabile, anzi ex responsabile di tutte le squadre dei ragazzi. Nel momento in cui ha saputo che il direttivo aveva preso la decisione di tagliarle si è dimesso. E oltre ad annunciare che si sta facendo in quattro per garantire ai bambini un futuro sotto alla torre di sant’Archelao, racconta la sua verità. «Stiamo assistendo in questi giorni ad un ping-pong mediatico tra l’Ac Castelverde e l’amministrazione comunale – attacca Catenacci - senza che i contendenti poi propongano soluzioni al vero problema che si è creato e cioè che 120 ragazzi saranno impossibilitati a giocare a calcio in paese».
Continua il volontario: «Portare avanti questa annata calcistica 2024/25 è stato sicuramente complicato per la società che, oltre a non avere mai avuto risposta ai vari quesiti posti all’amministrazione, si è vista anche cambiare le carte in tavola».
In che senso? «Nel senso che, strada facendo, non solo è venuto a mancare il contributo per la gestione e manutenzione del campo comunale, ma ha dovuto anche far fronte al pagamento del campo di Costa Sant’Abramo e della palestra, quando da regolamento comunale era previsto invece un uso gratuito di queste strutture per i ragazzi del settore giovanile; quindi ho deciso di dimettermi perché penso che i ragazzi siano il futuro di ogni società di calcio. I risultati conseguiti e le competenze dei vari istruttori, tra cui l’amico Marco Nicoletti, ex bomber della Cremonese, sono stati certamente un volano per la crescita e non va dimenticato il senso di appartenenza di ogni ragazzo, perché l’idea di fondo è sempre stata questa: i ragazzi di Castelverde devono giocare a Castelverde».
Da qui la decisione di dire addio al sodalizio guidato da Adriano Arcari: «Per questo motivo – spiega Catenacci - non ho condiviso la scelta della società di azzerare praticamente il settore giovanile e ho deciso di rassegnare le mie dimissioni mettendomi immediatamente all’opera, attraverso le mie conoscenze, per garantire ai ragazzi di Castelverde di poter svolgere l’attività ancora in paese».
E a quanto pare c’è riuscito: «Dopo aver ottenuto la collaborazione dell’oratorio – annuncia il volontario - e la disponibilità dell’uso delle strutture, ho trovato la piena collaborazione, una sintonia di vedute e un ottimo progetto di valorizzazione dei giovani da parte della Marini Boschetto; quindi abbiamo raggiunto un accordo in base al quale la Marini si farà carico del tesseramento dei ragazzi ma, lo garantisco, l’attività di base verrà mantenuta in paese; sto già incontrando i genitori per spiegare, categoria per categoria, cosa andremo a proporre e mi auguro che in questo modo venga evitata quella diaspora di ragazzi che sarebbe poi alla fine la conseguenza peggiore».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris