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SPINO D'ADDA. IL CASO

«Pericolo metallo», via al braccio di... ferro

La scritta al rondò scatena la polemica. Ruzzo: «Rischi per il traffico». Galbiati: «Tutto regolare»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

01 Luglio 2025 - 05:15

«Pericolo metallo», via al braccio di... ferro

La scritta, Ruzzo e Galbiati

SPINO D’ADDA - Nunzio Ruzzo, avanza dubbi sulla sicurezza della rotatoria tra viale Vittoria, il cimitero e la vecchia Paullese. Al centro dell’attenzione l’installazione della scritta ‘Spino d’Adda’ in acciaio, un’operazione di immagine per abbellire lo spartitraffico, resa possibile dalla donazione di un’azienda privata e poi illuminata a led grazie ad un’altra impresa locale.

Per Ruzzo questa novità mette a rischio la viabilità. «In particolare – sottolinea il coordinatore locale di Forza Italia – il problema è dato dai muretti costruiti al centro di una rotonda spartitraffico per sorreggere la scritta. Scriverò al Comune e sentirò anche la polizia locale. Trovo questa iniziativa non solo inutile, ma anche potenzialmente pericolosa, sia dal punto di vista estetico che funzionale. La mia preoccupazione è che qualcuno possa perdere il controllo del veicolo e finire contro i muretti, subendo gravi lesioni, non solo a causa di distrazione, ma anche per un malore improvviso. Mi chiedo come mai non siano state sollevate obiezioni su un manufatto che potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei conducenti».

L’operazione di maquillage dello spartitraffico risale ai mesi scorsi, con il chiaro intento, perseguito dall’amministrazione, di abbellire quella che rimane comunque la principale strada di accesso al paese, insieme a via Martiri. Il sindaco Enzo Galbiati incassa le critiche dell’esponente di Forza Italia, la cui eco ha portato anche diversi cittadini a esprimere via social la propria contrarietà alla soluzione adottata.

Galbiati, nel contempo, rassicura in merito alla sicurezza stradale. «Questo incrocio è stato riqualificato nel 2005 dall’amministrazione di allora: l’aiuola centrale, di dimensione ovale, ha visto collocata al centro una piroga in legno che con il tempo si è deteriorata. Oggi in sostituzione di quel manufatto, due privati hanno donato la scritta in metallo, Spino d'Adda che poi verrà illuminata da led collocati alla base della scritta. Dietro alla scritta sono stati posizionati dei cordoli in Diorite affinché sia meglio visibile. Tutto a costo zero per il Comune. Certo può piacere o meno, come poteva piacere o meno la piroga».

Un’esperienza non proprio felice quella della scultura lignea che voleva richiamare il legame tra il paese l’Adda, fiume navigato sin dall’era preistorica. Con le intemperie la piroga si era progressivamente sfaldata. «Quello che possiamo assicurare è che a norma di legge tutto sia regolare – conclude il sindaco –: il manufatto come tanti altri sulle nostre strade, vedi sulle varie rotonde, è collocato all’interno dell’aiuola e il fatto che sia costruito in cemento o in metallo non va a influire sulla viabilità».

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