L'ANALISI
25 Giugno 2025 - 21:27
SAN MARTINO DEL LAGO - Il 7 maggio del 2023, domenica, erano arrivati al Cremona Circuit per le prove libere. Dal Piemonte, in sella alla Bmv 1000 era sceso Davide Rolando, 47 anni, casa a Villar Dora (Torino), titolare di una officina, la Services Cars di Borgone, un centro di revisione auto e preparazione moto, a Borgone di Susa. Rolando in pista lo chiamavano ‘il Cecchino’. Da Cisano, nella Bergamasca, era arrivato l’imprenditore Giuseppe Racco, ‘Beppe Power 223’ il suo nome ‘di battaglia’ nelle competizioni motociclistiche. Entrambi piloti molto esperti.
Al Cremona Circuit ‘Angelo Bergamonti”, le prove libere del campionato Race Attack finirono in tragedia. Rolando cadde in pista, Racco non riuscì ad evitarlo, lo travolse, uccidendolo. Il pilota piemontese era sposato e papà di due figlie piccole.
A Cremona oggi si è aperto il processo per omicidio colposo, l’accusa dalla quale deve difendersi Racco. L’ingegnere Cinzia Cardigno è il consulente tecnico della Procura che ha ricostruito la tragedia accaduta dopo le quattro del pomeriggio. E l’ha ricostruita, esaminando il filmato estrapolato dalla telecamere del Cremona Circuit.
Il video. Dopo aver passato la curva 3, sul rettilineo prima della curva 4, Rolando perde il controllo della sua moto, viene «disarcionato». La Bmw 1000 si impunta, il pilota cade, vola dall’altra parte, fermandosi a bordo pista, mentre la sua moto scivola per alcuni metri dalla parte opposta. La pista è larga. Nonostante la botta forte, Rolando si sta rialzando. Nel frattempo, in mezzo alla pista passa un motociclista che rallenta, poi un altro: rallenta anche lui. Cardigno commenta il video che ha nel computer. «Vedo i due motociclisti che rallentano, tant’è che passano in mezzo a Rolando». Poi, arriva Racco, che, invece, prende in pieno Rolando. Arriva una quarta moto «che rallenta».
Rolando non ebbe scampo. Per il consulente tecnico della Procura, «il pilota bergamasco aveva la possibilità di vedere Rolando». La difesa dell’imputato sostiene il contrario. È il nodo del processo. All’udienza del 18 febbraio prossimo, sarà sentito un teste del pm, mentre la difesa porterà a testimoniare i commissari di gara e il proprio consulente tecnico.
L’impatto fu devastante. In pista si precipitarono i medici rianimatori, l’infermiera, gli operatori di Cremona Soccorso. Furono praticate le manovre di rianimazione, ma tutti i tentativi di salvare Rolando furono inutili: intorno alle 16.40 fu dichiarato il decesso.
Rolando correva dal 2017 nella categoria Race Attack. Due anni fa lo ha pianto, in una nota, il Comitato Regionale Velocità Piemonte. «Ricordiamo con affetto Davide - il messaggio del comitato - che disputò alcune gare del nostro Campionato Regionale CRV Piemonte, cogliendo un ottimo terzo posto della Classe 600 Expert a Franciacorta nella quarta prova del CRV Piemonte 2018».
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