L'ANALISI
CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA
25 Giugno 2025 - 21:14
CREMONA - Il gup ha condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione un giovane indiano accusato di tentato omicidio di un connazionale 25enne preso a sprangate e mandato in ospedale con la frattura scomposta dell’ulna e un trauma cranico: 81 giorni di prognosi. I fatti risalgono al 23 novembre del 2023 all’esterno del CremonaPo. Il pm aveva chiesto 8 anni per l’imputato che è agli arresti domiciliari da 1 anno e 3 mesi. Altri quattro indiani di età compresa tra i 22 e i 29 anni sono già a giudizio. Due di loro sono latitanti.
Oggi, nel processo con rito abbreviato, sono cadute le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Non sussistevano per l’avvocato Alessandro Vezzoni, che aveva depositato trenta pagine di memoria difensiva. L’imputato è stato inoltre condannato a risarcire con 10mila euro (una provvisionale) la vittima.
Secondo la ricostruzione della Squadra mobile, quel giorno gli indiani tesero un’imboscata al connazionale arrivato in treno in città con due amici per fare acquisti al centro commerciale. Gli aggressori spuntarono da una siepe, circondarono il 25enne, lo presero a sprangate e a martellate. E mentre lo colpivano con inaudita violenza, lo minacciarono. «Adesso gli spacchiamo la testa, gli spacchiamo le gambe e le braccia, colpisci la testa!, ammazzalo», urlavano, mentre lo colpivano. «Questa volta ti abbiamo solo fatto a pezzi. La prossima volta ti ammazziamo».
Gli amici del 25enne tentarono di ‘mediare’, chiedendo agli aggressori di lasciarlo stare, ma vennero minacciati di ritorsioni.
Intanto, la vittima tentò di scappare: fu raggiunta e colpita con una sprangata al braccio. Perse molto sangue.
I violenti fuggirono verso il Decathlon e fecero perdere le loro tracce. A quell’ora (tra le due e le tre del pomeriggio) nel parcheggio c’era una persona che vide la scena e che allertò il 112. In particolare, il teste raccontò di aver notato un gruppo che rincorreva un giovane con fare minaccioso. Uno di loro impugnava un martello e colpì alla testa un giovane. Durante la telefonata al 112, la persona perse di vista il gruppo di violenti corso in via Sesto. Ma un altro testimone riferì di aver visto quegli indiani allontanarsi su un’auto. Riuscì ad annotare il numero di targa. Nel parcheggio del CremonaPo arrivarono la Squadra volante e l’ambulanza. Il possibile movente, secondo chi ha indagato, è negli screzi precedenti, risalenti a un anno prima, tra l’aggredito e uno dei suoi aggressori. All’epoca i due erano coinquilini e lavoravano nella stessa cooperativa. La vittima si era lamentata del connazionale «spesso ubriaco e molesto». Lo comunicò al datore di lavoro, il quale mandò via dall’abitazione l’indiano. Quella volta, i due litigarono e finì a spintoni.
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