L'ANALISI
18 Giugno 2025 - 20:10
CASALMAGGIORE - L’attualità è stato l’argomento preferito da molti studenti del Polo Romani nella prima prova degli esami di maturità. All’uscita dall’edificio, i ragazzi e le ragazze hanno raccontato le loro scelte all’inizio della fatidica mattinata di oggi dedicata all’elaborazione di un testo scritto.
La riflessione sui social e il sentimento dell’indignazione di Anna Meldolesi e Chiara Lalli ha riscontrato più successo tra le tracce proposte dal Ministero; così come il tema argomentativo sul rispetto da un articolo del giornalista Riccardo Maccioni. «Avrei voluto affrontare l’analisi del testo di Pierpaolo Pasolini, ma alla fine mi sono trovata meglio su qualcosa di più vicino a me» ha detto Valentina Veronesi dell’indirizzo socio-sanitario. «Credo il risentimento sia dovuto al fatto che le persone si focalizzano su informazioni irrilevanti ma capaci di fare ‘presa’ nelle loro menti».
Tra gli studenti volti stanchi ma clima disteso e positivo. «Ero tranquillo dall’inizio perché sapevo cosa potevo dare – ha raccontato Andrea Ferrari del linguistico –. Ho scelto la traccia sugli anni Trenta e il New Deal di Franklin D. Roosevelt perché ho potuto fare dei buoni collegamenti». La possibilità di ampliare i propri ragionamenti è stata la caratteristica sulla quale hanno puntato in molti nella scelta della traccia.
«Il tema del rispetto era quello sul quale mi sentivo più sicura nell’esprimere le mie idee, l’ho collegato infatti al fenomeno delle discriminazioni» ha aggiunto Benedetta Amato dello scientifico. «Ho potuto spaziare e parlare anche delle intolleranze che si verificano quando il rispetto viene meno» gli ha fatto eco il compagno di corso Leonardo Radogna. Una tematica che si collega anche all’utilizzo dei social network. «Ho scritto un tema in disaccordo con le tesi delle due autrici» ha detto Veronica Danaj dell’indirizzo socio-sanitario. «Ho cercato di portare una prospettiva diversa, da chi ci è nata con queste piattaforme». L’aggancio con il presente è stata la ‘soluzione’ adottata anche per chi ha scelto la traccia sulla crisi del 1929. «Purtroppo Pasolini è un autore che non era nel nostro programma, così ho scelto quella degli anni Trenta per fare parallelismi con il nostro oggi» ha spiegato Giulia Chiari del Classico. «Scegliendo quello di storia, mi sentivo più preparato a fare collegamenti, sono soddisfatto della scelta e di quello che ho scritto» ha concluso Tommaso Pettenati dell’Itis.
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