L'ANALISI
18 Giugno 2025 - 19:53
Gli studenti della V sanitaria dell’Itis Galilei
CREMA - Privilegiata la traccia incentrata alla frase di Paolo Borsellino, uno sprone per le nuove generazioni e l’occasione per parlare dall’importanza dell’impegno civile anche nella lotta alla criminalità organizzata. Un segnale importante quello che hanno dato oggi i maturandi cremaschi protagonisti della prova scritta di Italiano, a conferma del lavoro su vasta scala che viene fatto nelle scuole superiori cittadine ormai da anni.
Merito dell’impegno della consulta giovani con il progetto 57 giorni strade di legalità, degli incontri promossi dai singoli istituti, di alcune attività extra curriculari. «Quello che è avvenuto in quegli anni purtroppo lo sappiamo – commentano Andrea Reali e Mattia Lentini, compagni di classe al Marazzi, dove frequentano l’indirizzo di produzioni meccaniche –: la scelta caduta su questo titolo in quanto è un argomento tutt’oggi attuale. Non sono mancati i confronti sulla mafia in classe durante l’anno. Insomma ci interessava svilupparlo».
Una mattinata trascorsa via senza particolari patemi per i due studenti che non hanno risentito troppo della tensione della classica notte prima degli esami e hanno concluso la prova poco dopo mezzogiorno. Domani li attende la prova di indirizzo, ovvero quella di meccanica, che sarà ovviamente di carattere tecnico e li impegnerà per molto più ore, con un limite massimo di sei.
Più in là lo sguardo spazia già verso gli orali. «Partiranno lunedì, e in una settimana avremo concluso – continuano i due amici –: meglio essere primi o ultimi? Dipende in entrambi i casi ci sono svantaggi e vantaggi. Ad esempio hai più tempo per ripassare, è anche vero che concludendo subito l’esame ti togli un peso». Come loro, ha scelto il tema su Borsellino anche Alberto Moro V B classico.
«La traccia C1 mi ispirava. Un argomento di cui non non avevo mai avuto l’opportunità di scrivere sino ad oggi – racconta lo studente del Racchetti – da Vinci : ho cercato di dire la mia sull’educazione dei giovani, citando i maggiori filosofi che se ne sono occupati. Oggi abbiamo rotto il ghiaccio, la situazione era molto serena, sia tra noi compagni di classe sia con la commissione. Ovviamente il clima sarà diverso per il secondo scritto che per noi significa la versione di latino». Dal linguistico sempre dell’istituto Racchetti – da Vinci arriva una scelta diversa sul titolo da sviluppare.
Quella di Lusi Rrotani della V F: «Ho optato per la traccia sul rispetto, negli altri titoli non ho trovato l’ispirazione giusta. Credo e ovviamente spero di aver fatto un buon tema, per cominciare bene questa maturità. Mi sono sentita a mio agio, come di dice in questi casi il discorso filava». Oggi la seconda prova che sarà inglese. Qualcuno, anche tra i cremaschi, è rimasto forse un po’ deluso per l’assenza del super annunciato e, come quasi sempre accade i pronostici non c’azzeccano, tema sull’80esimo anniversario della Liberazione. In effetti sarebbe stato un po’ troppo scontato anche se l’argomento e l’occasione erano propizi e diversi maturandi si erano preparati a puntino. In generale i titoli sono comunque stati giudicati in maniera positiva. Nel loro complesso garantivano una varietà di scelta e quasi tutti alla fine sono riusciti a trovare quello che faceva per loro.
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