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TORRE DE' PICENARDI

Paura in piscina comunale: bimbo di 10 anni colto da malore

Il piccolo di Canneto sull’Oglio è stato soccorso con defibrillatore e massaggio cardiaco e stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Bergamo. Il sindaco Volpi: «Siamo sconvolti, tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

18 Giugno 2025 - 17:25

Paura in piscina comunale: bimbo di 10 anni colto da malore

TORRE DE’ PICENARDI - Un pomeriggio drammatico ha scosso la comunità di Torre. Erano da poco passate le 14 di oggi quando un ragazzino di 10 anni, quasi 11, partecipante al Grest parrocchiale di Canneto sull’Oglio, ha avuto un grave malore mentre si trovava nella piscina comunale di via dello Sport. Le sue condizioni sono subito apparse serie. Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono intervenuti i primi soccorritori: i gestori della struttura, poi l’ambulanza, e infine i sanitari dell’elisoccorso, che ha trasportato il bimbo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Le operazioni di salvataggio sono iniziate immediatamente a bordo vasca, dove è stato praticato un massaggio cardiaco, affiancato dall’uso del defibrillatore in dotazione all’impianto. Un gesto disperato, ma necessario, che ha permesso di stabilizzare il ragazzo prima dell’arrivo dei medici. Quando l’elicottero ha lasciato il campo sportivo, il bimbo non era ancora cosciente.

Stando a quanto ricostruito finora, il ragazzino si trovava in piscina con il fratello e la sorella, tutti iscritti al centro estivo della parrocchia. Non è ancora chiaro se abbia accusato un malore in acqua o subito dopo: è stato comunque tratto fuori dalla vasca in tempo, anche se resta da verificare l’eventuale ingestione d’acqua. I carabinieri, presenti sul posto, stanno raccogliendo elementi per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.

A poche ore dall’accaduto, il sindaco di Torre de’ Picenardi, Marcello Volpi, ha espresso tutta la sua preoccupazione: «La situazione è gravissima. Sono sconvolto da quanto è accaduto, ci stringiamo attorno alla famiglia del ragazzo e a tutta la comunità del Grest».

La vicenda ha scosso profondamente anche gli animatori e i volontari del Grest, increduli di fronte a quanto successo in un contesto solitamente spensierato. La speranza ora è tutta rivolta al recupero del ragazzo, in attesa di aggiornamenti sulle sue condizioni.

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