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CASALMAGGIORE. FONDAZIONE BUSI

«Comitato parenti? Non c’è alcun diniego»

La presidente Masseroni: «Percorso condiviso da inserire nella Carta dei Servizi»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

14 Giugno 2025 - 17:33

«Comitato parenti? Non c’è alcun diniego»

CASALMAGGIORE - «Nessun diniego formale» alla nascita del Comitato Parenti della Fondazione Busi, ma «una proposta di percorso condiviso» per inserirlo già nel 2025 nella Carta dei Servizi, in attesa della modifica statutaria obbligatoria nel 2026.

La presidente Bruna Masseroni e la vicepresidente Maria Luisa Veronesi hanno incontrato Laura Passerini e Marilena Flisi lo scorso 13 maggio, «su loro richiesta, per valutare la loro proposta di costituzione di un Comitato Parenti nella Rsa della Fondazione Busi», ricorda la presidente. «L’incontro si è svolto in modo molto cordiale, con grande attenzione per le richieste e le segnalazioni delle due parenti. Passerini ha esordito proponendo di costituire un Comitato Parenti, chiedendo che fosse riconosciuto con inserimento nello Statuto della Fondazione o almeno nella Carta dei Servizi. La proposta è stata valutata con piena disponibilità, con la precisazione che quest’anno non è prevista una revisione dello Statuto, dovendo comunque aggiornare lo Statuto all’inizio dell’anno 2026 in concomitanza con l’adesione della Fondazione, entro il 31 marzo 2026, al Runts, Registro Unico del Terzo Settore. La modifica dello Statuto nel 2026, obbligatoria per legge, sarà un percorso amministrativo complesso, con vari step di approvazione da parte dei vari organi preposti al controllo; non è quindi possibile ipotizzare di modificarlo ora e di nuovo all’inizio del 2026».

IL REGOLAMENTO

La presidente e la vice presidente hanno informato che «l’unica possibilità per formalizzare la costituzione del Comitato Parenti nel 2025 è quella di inserirlo nella Carta dei Servizi, con approvazione da parte del cda, ipotesi comunque formulata dalla stessa signora Passerini all’inizio dell’incontro. È stato quindi illustrato a Passerini e Flisi un Regolamento (prendendo ad esempio quello adottato da altra RSA, pubblicato online), specificando che deve disciplinare in vari articoli le funzioni del Comitato, i rapporti con gli organi della Fondazione, la composizione, i compiti del presidente, i criteri di elettorato attivo e passivo, la durata, la verbalizzazione delle riunioni. Le referenti sono state quindi espressamente invitate a trasmettere alla Fondazione una loro proposta di testo di Regolamento, che sarebbe stata sottoposta al Cda». Ma «non hanno mai trasmesso nulla ed è già trascorso un mese».

LE SEGNALAZIONI

La presidente e la vice presidente hanno anche rassicurato le rappresentanti dei parenti: «In attesa della costituzione del Comitato Parenti, la Fondazione ha la massima attenzione per tutte le segnalazioni da parte dei singoli parenti».
Ricordano che il consiglio di amministrazione lo scorso 28 novembre ha approvato le ‘Linee di comportamento dei familiari e dei visitatori’, con allegato un modulo ‘Reclami e suggerimenti’ a disposizione di tutti nell’atrio di ingresso della RSA e pubblicato nel portale Parenti. In questi sei mesi è stato usato non più di tre/quattro volte e ad ogni segnalazione è sempre stata fornita immediata risposta, accogliendo il parente per un incontro in cui è stata analizzata la problematica segnalata, trovando sempre una soluzione nell’ottica di miglioramento del servizio. Lo stesso Regolamento, nella introduzione ‘Norme Generali’, precisa: «Dovranno essere assolutamente evitate forme di protesta plateali, anche sui social network, e osservazioni inadeguate. L’amministrazione tutelerà, in tutte le sedi, il buon nome della Fondazione e dei lavoratori quando le proteste venissero effettuate in modo diffamatorio, ingiurioso o comunque offensivo».
Si ricorda anche che, «contrariamente a quanto asserito dalle signore che il recente aumento delle rette comunicato senza alcuna assemblea o confronto», la Fondazione il giorno 18 dicembre 2024, prima dell’approvazione in cda, ha convocato una assemblea dei parenti per illustrare l’ipotesi di adeguamento rette a decorrere dal 1° gennaio 2025, spiegando le motivazioni». Masseroni non entra nel merito delle ulteriori specifiche lamentele riferite ad episodi accaduti circa tre anni fa, «occasionalmente, che sono stati gestiti con la massima attenzione dal personale della RSA, che merita rispetto e gratitudine per il lavoro quotidiano che svolge nell’assistenza agli anziani».

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