L'ANALISI
14 Giugno 2025 - 16:56
CREMA - «È ancora possibile, nel terzo millennio, conciliare innovazione, profitto, giustizia sociale e benessere per i lavoratori?».
Il quesito, non banale, è stato posto questa mattina da Luciano Bergamaschi, ex dipendente dello stabilimento Olivetti di via Bramante, in occasione dell’inaugurazione del nuovo parco pubblico nell’area della Pierina. Bergamaschi ha ricordato la storia di questo enorme spazio di 110mila metri quadrati, situato a nord della vecchia fabbrica, chiusa nel 1992.
«Adriano Olivetti lo aveva voluto come centro sportivo e ricreativo per i dipendenti e le loro famiglie. La sua era una visione di impresa, che metteva al centro la persona e il benessere sociale. Il gruppo sportivo che era stato costituito era una comunità viva, dove si costruivano legami e amicizie e dove la cultura del lavoro si integrava con la valorizzazione della persona». Chiuso lo stabilimento, nel 1999 l’area è stata acquistata dal Comune. Dopo 25 anni di progetti mai realizzati, l’amministrazione comunale ha deciso di rigenerare questi spazi trasformandoli in un parco pubblico.
«È un luogo diversificato per funzioni — ha spiegato il vicesindaco Cinzia Fontana — e ringrazio le tante persone che hanno lavorato, affinché tutto ciò potesse realizzarsi. La riapertura del parco è un tassello importante in un progetto più ampio di rigenerazione urbana, ambientale e sociale. È un investimento sul presente e sul futuro della nostra comunità. La Pierina riparte con una nuova vita; mi auguro che tutti ne abbiano rispetto».
Il sindaco Fabio Bergamaschi ha aggiunto: «Dopo che per 25 anni ci si è interrogati su come riutilizzare quest’area, i fondi del Pnrr ci hanno dato l’occasione per farne un luogo di quotidianità, nel quale ci impegneremo a realizzare eventi e spettacoli. Il parco è svincolato dalla cascina, che potrebbe diventare la sede del Cluster della cosmesi lombarda».
Al taglio del nastro è intervenuto anche il vescovo Daniele Gianotti, che ha proposto una riflessione: «Mentre si moltiplicano i luoghi virtuali, è un gran bel dono avere luoghi fisici nei quali ritrovarsi, luoghi di conoscenza e di scambio per crescere e rigenerare non solo gli spazi, ma anche i valori».
Nel nuovo polmone verde tornato a disposizione della città, oggi è stata una giornata ricca di momenti di divertimento, tra yoga, sport, letture, musica e laboratori per tutte le età. I partecipanti hanno anche potuto compiere una lunga passeggiata naturalistica con l’agronomo Giambattista Merigo, un’occasione preziosa per conoscere le diverse specie vegetali del parco: un viaggio guidato tra oltre mille alberi, alla scoperta di un ecosistema ricco, vario e tutto da esplorare.
Il nuovo parco della Pierina non sarà solo un’area verde, ma anche uno spazio con vocazione culturale e ricreativa, con una programmazione che troverà particolare espressione nei mesi estivi.
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