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CREMA. SICUREZZA

La cultura nei parchi per battere il degrado

Il ritorno di Reti di quartiere. L’assessore Cardile: «A Ombriano ha già funzionato»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Giugno 2025 - 05:25

La cultura nei parchi per battere il degrado

CREMA - Un presidio anche serale nei parchi periferici, pensato come forma di intrattenimento per i residenti, ma anche come occasione per aumentare la sicurezza: animare gli spazi comuni con la cultura, si sa, è il primo deterrente contro abbandono, vandalismi e incuria. Senza dimenticare la fondamentale funzione sociale del progetto ‘Re.Qu.’ Rete di quartiere nei confronti del sempre maggior numero di giovani vittime del cosiddetto ritiro sociale: nel 2024 sono stati 325 i pazienti seguiti dall’Unità di neuropsichiatria infantile dell’Asst. Adolescenti che non escono più di casa, si rintanano nella loro stanza, schiavi dei videogiochi e dei device, lasciano da parte amici, scuola, sport. Tra gli obiettivi di Re.Qu. c’è proprio fornire nuovi stimoli ai ragazzi a partecipare ad appuntamenti sotto casa.

Quest’anno l’iniziativa, decollata nel 2023, si espande ulteriormente. Il primo anno era partita con l’animazione del quartiere di Ombriano, in particolare il parco compreso tra via D’Andrea e via Pagliari, ogni mercoledì. L’estate scorsa si è aggiunto il quartiere di San Bernardino, con il parco Margherità Hack.

La terza edizione, al via in questi giorni per proseguire sino a settembre, interesserà i parchetti alcune zone periferiche: Ombriano, San Bernardino, Santa Maria, Sant’Angela Merici e Santo Stefano. Si terranno attività ludico-ricreative, laboratori con l’obiettivo di coinvolgere i residenti, non solo i giovani, ma anche bambini, famiglie e anziani, offrire un presidio del territorio e animare, rivitalizzare il quartiere. A Ombriano e San Bernardino sono confermate le serate del mercoledì e giovedì. A Santa Maria e Santo Stefano, gli appuntamenti si tengono il martedì.

«L’iniziativa si è ingrandita — chiariscono Alessio Pacifico, Lucia Dornetti e Gloria Facciocchi, educatori dell’Associazione temporanea di scopo Impronte sociali in coprogettazione con il Comune —: abbiamo avuto dei riscontri molto positivi. Il calendario delle attività viene costruito con il coinvolgimento dei residenti. È un modo per dire ‘Ci siamo, siamo presenti’ anche nelle periferie, spesso zone trascurate rispetto al centro cittadino. Una volta alla settimana c’è sempre l’opportunità di fare qualcosa, attività specifiche per chi abiti nelle case popolari, per le persone di origine straniera o gli adolescenti, tutta l’estate».

Ciò è possibile grazie al finanziamento del Fondo statale per il contrasto della povertà educativa minorile. A ‘Parchi di sera’ partecipano partner che mettono a disposizione le proprie competenze specifiche nelle attività che durano l’intera estate.

cardile

«Per noi è importante invitare alla partecipazione e contestualmente fare in modo che queste serate siano un’occasione di presidio — evidenzia l’assessore alle Politiche giovanili Giorgio Cardile (nella foto) —: sappiamo che all’interno di certi contesti c’è una minoranza di giovanissimi molto rumorosa e anche poco rispettosa. Purtroppo hanno la capacità di trascinare i più piccoli, ecco che essere presenti con attività può rompere questo legame. A Ombriano ha funzionato molto bene, da qui la scelta di estendere progressivamente le iniziative sino ad arrivare al programma molto fitto di quest’estate».

Sulla situazione dei parchi pubblici è critico il consigliere della Lega Andrea Bergamaschini: «Da giorni ricevo segnalazioni da cittadini preoccupati per la presenza ormai stabile di persone che dormono nei giardini pubblici, accampate con sacchi a pelo e coperte. Non è più tempo di silenzi o promesse, ma di assunzione di responsabilità. Chi governa questa città non può voltarsi dall’altra parte. Dove sono i servizi sociali? Dove sono le risposte strutturali per chi vive ai margini?»

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