L'ANALISI
10 Giugno 2025 - 23:17
VESCOVATO - Seduta straordinaria del consiglio comunale, questa sera, convocato nell’auditorium di via Marchi. All’ordine del giorno un tema che da qualche tempo infiamma il dibattito, sia politico che cittadino, presente infatti un nutrito pubblico, e per il quale il sindaco Alfredo Gorni ha voluto convocare questa seduta pubblica in uno spazio decisamente più ampio della sala consigliare.
«Quello dell’abbattimento di alcuni tigli secolari in via Marchi – ha esordito il primo cittadino – è un argomento importante, ma anche spinoso per il paese, per il quale voglio essere il più trasparente e diretto possibile». L’amministrazione comunale, infatti, ha deciso per l’abbattimento di alcuni alberi sulla via principale del paese «non senza rammarico perché il patrimonio arboreo di un paese va sempre curato e custodito, ma il mio primo, assoluto e non derogabile dovere è l’incolumità dei cittadini. E la decisione, seppur a malincuore, è stata presa poiché questi bellissimi alberi secolari rappresentano un pericolo».
A spiegare i dati raccolti nelle perizie fatte, la prima nel 2016 e poi nel 2020 e la terza commissionata dalla giunta Gorni, gli agronomi che se ne sono occupati Gabriele Panena, Andrea Scandolara e William Roca. I documenti parlano di alberi molto ammalorati, definiti addirittura «tubi vuoti», che rappresentano dunque un pericolo concreto per l’incolumità dei cittadini.
In collegamento telefonico anche Daniele Zanzi agronomo nominato dal Comitato del Verde, costituitosi proprio in difesa dei tigli e contrario all’abbattimento, che ha comunque invitato alla prudenza visto che si andrebbe a toccare un patrimonio arboreo secolare funzionale alla biodiversità. Il tema dell’ammaloramento di questi alberi è evidentemente un problema non recente visto che già in due occasioni se ne erano occupate le amministrazione precedenti a questa, «abbiamo voluto anche far fare una terza perizia, più recente, proprio per avere ulteriori certezze nell’atto di indirizzo. Di fronte alla razionalità scientifica di dati messi nero su bianco da esperti agronomi credo che l’azione che ne consegue sia ovvia. Anche perchè se succedesse qualcosa ad un mio concittadino la responsabilità sarebbe mia, ne deriva che le decisioni vadano prese prima che accada l’irreparabile. Anche se appaiono impopolari. E questa, ripeto seppur a malincuore, andava presa».
Una decisione che ha scatenato qualche polemica politica, anche una mozione portata in consiglio da tre consiglieri di maggioranza e uno di minoranza per evitare l’abbattimento degli alberi, e da gruppi politici esterni al consiglio. «La mia intenzione, anche con questa seduta, è soprattutto mettere in evidenza e far comprendere le ragioni di tale scelta. In modo che, da un punto di vista meramente civico, chiunque possa farsi un’opinione consapevole di quanto verrà intrapreso».
Infine, lo stesso sindaco Gorni ha sottolineato che «non verrà fatto un deserto. A fronte dell’abbattimento delle piante, circa dodici, è già stato predisposto un piano di ripiantumazione e messa in sicurezza di quelli non classificati in imminente cedimento». Un tema, dunque, molto sentito a Vescovato di cui si parlerà anche nelle prossime settimane.
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