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PANDINO. IL CASO

La Corte dei Conti ‘bacchetta’ il Comune

Sul bilancio incide il rosso di Asm. La minoranza: «Forti preoccupazioni». Ma la giunta rassicura

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Giugno 2025 - 16:33

La Corte dei Conti ‘bacchetta’ il Comune

PANDINO - «La Corte dei Conti, nella sua relazione, conferma di fatto molte delle preoccupazioni che noi di Uniamo Pandino segnaliamo da tempo». Non c’è solo il bilancio in rosso perenne di Asm a tenere banco nella politica pandinese. Anche i conti del Comune, legati a doppio filo a quelli dell’Azienda speciale multiservizi, destano apprensione.

L’opposizione, guidata da Luigi Galimberti, cita la relazione della Corte dei Conti. «Nel 2023 c’è stato uno squilibrio, con un meno 360mila euro, in quanto la maggioranza non registra correttamente l’avanzo vincolato di 50.897 euro e mantiene fideiussioni verso Asm senza coperture adeguate — evidenziano dall’opposizione —: il sindaco, socio unico, ha litigato con il Cda da lui stesso nominato. Poi le dimissioni del presidente Diego Merigo del 2024 e un procedimento per irregolarità hanno bloccato il rilancio dell’azienda: facciamo notare che dal 2019 a oggi si sono avvicendati quattro cda, di cui tre dimessi, segno evidente che questa amministrazione è incapace di gestire una situazione complessa. Poi il piano di risanamento, mai presentato. Doveva arrivare nel 2022, siamo fuori tempo massimo: scadenza formale 30 settembre 2025. Ogni rinvio avvicina la liquidazione dell’ente speciale. Noi chiediamo la commissione da tempo, ma la maggioranza tace».

Tra le altre osservazioni la concessione scaduta del gas dal 2023. «Sono 200mila euro l’anno buttati. Il Comune paga consulenze e perde entrate certe annue pari a 220mila euro fino al 2027. Poi i servizi cimiteriali senza contratto. La convenzione è scaduta a ottobre 2024 e le strutture di Nosadello, Gradella e Pandino sono in uno stato critico». L’assessore al Bilancio Francesco Vanazzi, da parte sua, nell’ultimo consiglio ha rassicurato sul piano di risanamento: «I tempi sono quelli che servono, non dilatati: evidente che si tratti di un percorso pubblico. Certo, con il senno dei poi, tutti sei anni fa saremmo stati attenti ai conti di Asm, ricordo però che l’Azienda speciale multiservizi è in una situazione di disavanzo già dal 2011. Per un po’ c’è stata una fonte di accantonamento che ha permesso di riequilibrare, in maniera probabilmente inopportuna: così, almeno apparentemente, si è avuto un bilancio in pareggio. In realtà la perdita è stata di 250mila euro ogni anno a partire dal 2011. In merito alla trattativa sulla rete del gas, invito la minoranza a portarci esempi di enti che hanno ritrattato il prezzo. Gli indirizzi che abbiamo noi vanno nella direzione opposta».

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