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CREMONA. L'ALLARME

«Sprofonda la nostra piazzetta»

A giorni altro sopralluogo di Padania Acque in San Pantaleone dopo l’allerta dei residenti. Torna un progetto di riordino della sosta premiato dal Comune nel 2002 e poi bloccato

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

04 Giugno 2025 - 05:20

«Sprofonda la nostra piazzetta»

CREMONA - Piazzetta San Pantaleone si sta abbassando e per i residenti sta diventando difficile passare in auto e accedere ai garage di proprietà. Nell’eventualità che possa trattarsi di un problema alla copertura delle fognature, Padania Acque ha già effettuato un primo sopralluogo venerdì, ma serviranno delle verifiche tecniche con apposita strumentazione per determinare se si tratti o meno di un problema alle condotte sotterranee. Il secondo intervento dei tecnici è previsto per questa settimana.

Al momento secondo i tecnici di Padania Acque l’abbassamento sembra essere un assestamento generalizzato della strada senza un cedimento puntuale. Il luogo è la piccola rientranza di via Altobello Melone che ha preso la denominazione di piazzetta solo nel 1981, richiamandosi — ricorda Gianfranco Taglietti nel suo ‘Strade di Cremona’ — a una chiesa «che quivi sussisteva». E in realtà viene usata praticamente come un parcheggio. Ci sono i passi carrabili che danno accesso ai garage delle case che si affacciano sulla piazzetta, c’è il piccolo plateatico di un locale all’angolo e poi ci sono circa sei posti auto riservati ai residenti autorizzati.

Tuttavia in passato c’è chi ha provato a ragionare di trasformare la piazzetta in un piccolo salottino. Nel 2001 il liutaio Matteo Heyligers, che qui ha casa e bottega, aveva infatti aderito al concorso organizzato dall’allora assessore Massimo Terzi, ‘Cremona più bella’, che prevedeva incentivi per la manutenzione e il restauro delle facciate e la riqualificazione e sistemazione delle occupazioni di suolo pubblico. Con la moglie Lucia Muchetti, Heyligers si era rivolto allo studio dell’architetto Sergio Carboni e aveva presentato un progetto, risultato fra i 42 vincitori.

«L’iniziativa — si legge nella relazione dell’architetto Carboni — tende a recuperare la piccola, quasi timida piazzetta San Pantaleone partendo dall’ipotesi di liberarla dalle automobili parcheggiate spesso davanti ai passi carrai e che comunque soffocano e limitano la lettura di questo piccolo angolo di Cremona. Si prospettano due soluzioni alla luce del problema parcheggio: la prima prevede la separazione della piazzetta dalla via Melone con antichi paracarri di granito e catene lasciando il varco al centro per l’accesso ai residenti. La seconda proposta arretra l’allineamento dei paracarri di 5 metri dal marciapiede di via Melone al fine di consentire il parcheggio di 6 autovetture con al centro un passaggio per i residenti. La pavimentazione potrebbe essere in acciottolato con diagonali in beola e chiusino centrale. L’illuminazione potrebbe essere costituita da tre antiche lanterne a braccio poste sui 3 lati della piazza».

E il Comune nel 2002 aveva assegnato al progetto vincitore un incentivo di 2.065,83 euro per l’acquisto del nuovo arredo. I fondi sono stati usati per i paracarri e le catene, ma l’idea era poi naufragata fra i flutti della burocrazia. Nel 2003 infatti dal Comune era arrivato uno stop a tutte e due le soluzioni prospettate «poiché si ritiene vengano a determinare analoghe pretese da parte di cittadini in simili situazioni». Tuttavia una porta era stata lasciata aperta: «Si precisa che, ritenendo comunque fondata la necessità di tutelare l’accesso ai passi carrai interessati, gli uffici preposti valuteranno l’opportunità di procedere a una nuova regolamentazione della sosta».

Nell’aprile del 2004 dunque è arrivata l’autorizzazione del Comune alla manomissione di suolo pubblico per la posa di otto paracarri. Che però non furono mai installati. «Il Comune — spiega Heyligers — doveva comunque prima sistemare la pavimentazione della piazzetta, ma per quei lavori non c’erano fondi disponibili. Fine della storia». Che però potrebbe ricominciare. Heyligers infatti è deciso a ripresentare il progetto, sempre avvalendosi della consulenza di Carboni, che nel frattempo è diventato vice presidente della Commissione per il paesaggio: «Intendo ripartire alla carica». E dunque potrebbe tornare a nuova vita la piazzetta dove, secondo il Taglietti, che riporta il Grandi: «il 27 luglio a San Pantaleone piantavasi il majo (una specie di albero della cuccagna, ndr) con sopra un agnello e chi lo toglieva di là aveva un premio di due braccia di panno cremisi».

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