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IL SOGNO È REALTÀ: I PROTAGONISTI IN CAMPO

La rivincita del ‘Cigno’ e la promessa di Charles

Dal rigore sbagliato a Castellammare di Stabia alla doppietta decisiva in finale, la lunga notte da ‘eroe’ di De Luca: «È stata dura, sentivo che mi sarei rialzato». Dopo la retrocessione Pickel aveva garantito: «Resto qui e vi riporto in Serie A». La gioia per l’impegno mantenuto, le lacrime della mamma: «Dedicato a Cremona»

Fabrizio Barbieri

Email:

fbarbieri@laprovinciacr.it

03 Giugno 2025 - 05:10

La rivincita del ‘Cigno’ e la promessa di Charles

De Luca con la fidanzata e Pickel con la Coppa

CREMONA - «Il gol più bello? Di certo il primo nella sfida di domenica sera...». Manuel ‘Cigno’ De Luca si gode la festa dopo la promozione in serie A. «Dovevo ancora metabolizzare quanto successo a La Spezia. Tra l’altro ho dormito pochissimo. Ma l’emozione è ancora tanta. Quando inizi a giocare da bambino, sogni un giorno di poter arrivare in A. Per me questo traguardo è un punto di partenza. Non vedo l’ora di calcare il terreno di San Siro».

Una stagione intensa, vissuta anche con qualche passaggio difficile. «Dopo il rigore sbagliato contro la Juve Stabia sapevo che qualcosa sarebbe cambiato. E che mi sarei preso la mia rivincita. Non mi sono abbattuto, ho solo pensato a rialzarmi. Al Picco ci sono riuscito, ho dato una mano alla squadra ed è stata una grande soddisfazione».

Poi guarda indietro e tira le somme: «È stata una stagione dura, ma di grande crescita personale. Con il lavoro, io e i miei compagni abbiamo conquistato un risultato incredibile. La gioia è immensa».

Sul futuro non si sbilancia troppo: «Un obiettivo di gol per la serie A? Non ci ho mai pensato. L’importante è lavorare per la squadra e farsi trovare pronti quando serve. Bisogna avere coraggio, sempre. Contro lo Spezia è stato fondamentale l’atteggiamento con cui siamo scesi in campo. Con quella personalità si possono raggiungere grandi risultati».

Domenica sera, a palazzo comunale, era preoccupato: «Sono stato convocato dalla nazionale e dovrei raggiungerla proprio lunedì. Ho chiesto di spostare il volo di un giorno perché non voglio perdermi la festa». Alla fine Charles Pickel ha ballato e saltato insieme al pubblico prima e con i suoi bambini poi.

Ultimo ballo allo Zini?
«Difficile dirlo. Adesso ho la nazionale e voglio concentrarmi solo sull’immediato. Voglio fare bene con la nazionale e sono focalizzato su quella. Quello che conta è vedere la Cremonese in Serie A: ma non basta essere arrivati nel massimo campionato, adesso occorre anche fare bene in quella categoria perché questa gente e questa città meritano davvero di togliersi soddisfazioni».

Domenica sera sei tornato da La Spezia e hai ricevuto l’abbraccio della mamma.
«Mia mamma è stata molto affettuosa: si è emozionata e si è messa a piangere perché ha visto quanto la gente tiene a me e quanto io tenga a loro. Una festa bellissima per tutta Cremona ma anche per la mia famiglia, sono veramente contento».

Pickel è orgoglioso di avere mantenuto la sua promessa. Voleva riportare la Cremonese dove l’aveva trovata.
«Non riesco a dire quanto sia contento perché mi sono davvero affezionato a questa gente, è tutto bello. La Cremonese mi ha sempre dato più di quanto io meritassi. Ed è stupendo».

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