L'ANALISI
CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA
30 Maggio 2025 - 20:15
CREMONA - «Mia sorella era esasperata, non riusciva più a dormire, è arrivata a doversi trasferire in casa dei nostri genitori per paura del vicino». La vicenda riguarda una coppia del cremonese che ha vissuto un vero e proprio incubo tra il 2019 e il 2021 a causa del vicino, un 68enne finito sotto processo per stalking e difeso dall’avvocato Gianluca Pasquali. I due, residenti in una cascinale immerso in una piccola frazione, hanno denunciato anni di vessazioni, tra rumori insopportabili, minacce e atti intimidatori.
Tutto ha inizio quando il tetto della cascina del 68enne crolla, spaventando la coppia, che decide di segnalare la situazione al sindaco. Da quel momento, il vicino avrebbe iniziato una serie di comportamenti molesti, tra cui lavori notturni con martello pneumatico, porte sbattute intenzionalmente, televisione e radio a volume altissimo.
Una situazione per cui più volte la coppia aveva allertato le forze dell’ordine. Oggi in aula sono stati sentiti alcuni uomini dell’Arma dei carabinieri che in diverse occasioni sono arrivati al cascinale. All’arrivo degli agenti l’uomo non è mai stato colto in flagrante ma i carabinieri hanno potuto constatare il precario stato in cui viveva l’uomo e l’hanno invitato a trovare una nuova sistemazione. «In un’altra occasione l’abbiamo trovato intento a scavare con un piccone una piccola fossa in cui stava interrando un asse di legno con dei chiodi sporgenti per forare le gomme delle auto».
In quell’occasione il comando dei carabinieri aveva allertato le autorità locali che avevano poi incontrato il 68enne per intervenire sulla sua situazione abitativa. Un giorno gli interventi richiesti dalla famiglia sono stati addirittura due in poche ore: «Quando siamo tornati la sera – ha raccontato un agente – abbiamo trovato una situazione molto concitata. L’anziana madre della vittima era andata a casa dell’uomo per chiedergli di abbassare il volume della televisione, aveva battuto su una finestra con un bastone per farsi sentire all’interno. Uscito di casa e trovata la donna l’uomo aveva strappato di mano il bastone alla donna ed era iniziata una colluttazione».
La coppia, assistita dall’avvocato Vito Alberto Spampinato, cerca giustizia per quello che definisce un vero e proprio calvario, emerso anche dalle parole della sorella della donna. Per anni anche lei ha vissuto nello stesso cascinale e ha raccontato di una situazione molto tesa, che le recava non poche preoccupazioni e che colpiva in particolare la coppia, la cui casa confinava con quella dell’uomo.
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