L'ANALISI
29 Maggio 2025 - 20:24
La preside Piperno e il presidente Anna di Martino
CREMONA - Non è d’accordo con chi pensa che la nostra Costituzione sia ‘vecchia e da cambiare’. «La Costituzione non è Carta vecchia. Intanto, ci viene invidiata nel mondo. Ed è ancora di grandissima attualità, è modernissima». Ai ragazzi dell’istituto Torriani, il presidente del Tribunale, Anna di Martino, parla di ‘Costituzione tra diritti di libertà e legalità’, il tema del convegno che oggi ha chiuso la settimana della legalità nell’istituito superiore più popoloso: 1.900 studenti, l’80% maschi. Una scuola dove, come sottolinea la preside Simona Piperno, si formano i ragazzi ad essere «cittadini consapevoli».
In aula magna ci sono il prefetto Antonio Giannelli, i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri, Paolo Sambataro, e della Guardia di finanza Massimo Dell’Anna. «La nostra Costituzione italiana della Repubblica democratica — afferma il presidente — contiene principi fondamentali che riguardano i diritti individuali, la tutela dell’individuo. Poi, c’è il principio di legalità, la limitazione dell’azione dello Stato, che si deve muovere secondo le leggi che vengono emanate. Sovranità popolare, uguaglianza, diritti inviolabili, lavoro con la 'L' maiuscola, solidarietà, libertà religiosa e pace sono i fondamenti del nostro ordinamento».
Il presidente dà dei flash sugli articoli della «modernissima» Carta Costituzionale. Dal ‘diritto al Lavoro’ alla ‘tutela delle minoranze linguistiche’ «Bellissimo per i giovani», dice, è l’articolo 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della Cultura con la 'C' maiuscola. Che significa cultura? Che bisogna coltivare l’interesse per la lettura, per il cinema, per il teatro, per le arti, però è compito dello Stato promuovere lo sviluppo della Cultura. Non a caso, abbiamo il ministero della Cultura, con tutti i suoi problemi».
Articolo 10: «Il diritto di asilo per lo straniero, di grande attualità. Nei tribunali ci sono le sezioni ‘Protezione internazionale’ e con gli sconvolgimenti geopolitici di questi anni, le richieste di asilo sono aumentate. Che è cosa diversa dall’immigrazione clandestina».
Di «estrema attualità» è l’articolo 11: «Lo ricordiamo: ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’». «Importantissimo», l’articolo 21: «Il diritto alla libertà di parola, di scritto e di pensiero da cui derivano il diritto di critica e il diritto di cronaca giornalistica». Il presidente fa l’esempio di cosa sta accadendo negli Usa: la crociata di Donald Trump contro le università americane, in particolare contro Harvard, la più antica e la più autorevole degli Stati.
«Importantissimo, perché avvicina i giovani all’amministrazione della giustizia, è l’articolo 27: ‘Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato’. È un’aspirazione molto importante che, tuttavia, si scontra con le realtà delle nostre carceri italiane».
Ai ragazzi, il presidente del Tribunale spiega poi la giustizia riparativa. «La legalità - prosegue — si deve vivere anche all’interno delle comunità». A scuola significa «rispetto dei compagni, rispetto degli insegnanti». Si dice «sconvolta» dalla notizia della ragazzina di 14 anni uccisa dal suo fidanzato di 18 ad Afragola. «Si parla tanto di introdurre nelle scuole l’educazione relazionale o all’affettività. Parrebbe che questo progetto, che non è ancora legge, sia concepito laddove le famiglie diano il consenso a che i ragazzi partecipino a queste lezioni. Vedremo. Non tutte le famiglie sono strutturate, ma qualche passo in avanti si sta facendo».
Parla di «dati sconcertanti», riferendosi ai report sugli adolescenti intervistati, secondo i quali la gelosia ‘è un segno d’amore’, o ‘controllare il telefonino della mia ragazza è normale’. «Sviluppare la cultura della legalità significa avere chiaro quello che è il rispetto della persona. La Costituzione ci dice che siamo tutti uguali — rimarca il presidente —. Nelle scuole è importante che si cominci a parlare di educazione all’affettività, anche perché un giorno sì e un giorno no, la cronaca ci restituisce un quadro allarmante di uccisioni di donne e, nell’ultimo periodo, sono sempre più minorenni. Ben vengano le lezioni di educazione all’affettività. Io la penso così. Legalità significa anche questo».
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