L'ANALISI
23 Maggio 2025 - 16:32
CREMONA - In un contesto dove innovazione e tecnologia sembrano monopolizzare la scena, l’indirizzo professione dell’Istituto di Istruzione Superiore Torriani, sede Ala Ponzone Cimino, valorizza e sottolinea l’urgenza dell’intelligenza artigianale, con l’organizzazione, dal prossimo anno scolastico, del primo corso di restauro e manutenzione auto e moto d’epoca, promosso con la collaborazione del Club Amatori Veicoli d’Epoca Cremona (Cavec) e sotto l’egida dell’Automotoclub Storico Italiano.
La proposta formativa, presentata stamattina, è stata accolta con particolare favore dagli studenti. «La scuola – ha osservato, in apertura, la preside Simona Piperno – deve essere collettore tra le esigenze dei ragazzi e del Territorio. A novembre, il presidente del Cavec, Claudio Pugnoli, ha espresso la carenza di tecnici specializzati nel restauro e nella manutenzione e le ottime possibilità occupazionali offerte dal settore. L’idea è stata condivisa dalla scuola e i docenti Filippo Bernardi, Francesca Mele e Michele Perna l’hanno tradotta in un progetto didattico. Dal prossimo anno sarà proposto in via sperimentale agli allievi dell’indirizzo professionale, ma già prefigura temi legati alla riforma degli istituti tecnici, in vigore dal 2026/2027».
«Una bella iniziativa e un progetto da esportare», l’ha definito il professor Giuseppe Bonavita dell’Uts, che ha anche invitato i ragazzi a «cogliere questa opportunità». «Al termine delle lezioni – ha spiegato Mele - gli studenti avranno acquisito competenze specifiche nella diagnostica delle problematiche meccaniche su veicoli d'epoca, nell’esecuzione di interventi di manutenzione e restauro base, nella conoscenza della normativa di settore e nella corretta valutazione di un veicolo storico, nel rispetto delle necessarie procedure di sicurezza».
«La metodologia didattica – ha osservato Bernardi - si basa su un approccio integrato tra lezioni teoriche e, in misura prevalente, di esercitazioni pratiche. Le attività, con sviluppo triennale, saranno svolte utilizzando veicoli storici forniti da ASI, con documentazione sistematica degli interventi e creazione di schede tecniche dettagliate». Nel cortile di Palazzo Fraganeschi, sede dell’Ala Ponzone Cimino, sono state allineate una decina di auto e moto per raccontare ai ragazzi una storia lunga un secolo.
La Fiat Balilla ha conteso il primato di sguardi alla Fulvia Zagato fuoriserie e alla sportiva Subaru Impreza regina dei rally; tra le moto impossibile non apprezzare le possenti Guzzi Sport 14 e Ducati Scrambler o la iconica Piaggio Vespa. Studiare i rapporti quotidiani reciproci e interlocutori tra i veicoli d’epoca e le produzioni attuali o di vasta scala diventa, quindi, non solo un terreno d’indagine poco esplorato ma anche una prospettiva diversa dalla quale guardare, con consapevolezza, all’evoluzione dei mezzi a motore.
Oltre alla collaborazione per il percorso formativo Cavec istituirà borse di studio per premiare allievi meritevoli. «Sono orgoglioso di questa bella iniziativa. Per me è un sogno che prende forma. Ho fortemente voluto questo progetto nato grazie alla sensibilità e alla professionalità del Torriani, dalla dirigente ai referenti di materia agli insegnanti e, spero anche dei ragazzi», ha detto Pugnoli.
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