L'ANALISI
CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA
26 Maggio 2025 - 18:59
CREMONA - «Non voglio essere condannato per un crimine che non ho commesso». Si è difeso così il 19enne imputato per violenza sessuale di gruppo nel corso dell’udienza di oggi. Prima della discussione delle parti è stato sentito insieme a due testimoni della difesa che hanno raccontato la loro versione dei fatti di quella notte tra il 24 e il 25 ottobre scorso. La tesi sulla quale hanno concordato i tre giovani sentiti, tutti tunisini regolari in Italia, ha addossato ad altri due connazionali le responsabilità delle molestie subite da due giovanissime quella sera.
«Eravamo davanti al supermercato – ha raccontato l’imputato – , era chiuso a quell’ora. Eravamo in cinque e con noi c’erano anche Hamsa e Youssef. Bevevamo e loro due avevano fatto uso di cocaina quella sera. Quando sono passate le ragazze hanno provato a avvicinarle, loro sono scappate e Hamsa le ha seguite».
Poi quei minuti di terrore: le due ragazze riescono a raggiungere la macchina, si chiudono dentro e i giovani circondano la vettura. «Non le abbiamo accerchiate, volevamo far scendere Hamsa dal cofano perché c’era salito sopra». Ma di Hamsa, cui sarebbero attribuiti i comportamenti più gravi, e di Youssef, anche indicato come autore delle molestie, non c’è traccia, sono irreperibili.
I racconti di vittime e imputato confermano lo svolgimento dei fatti: l’approccio iniziale a parole, il tentato palpeggiamento, e l’inseguimento fino alla macchina. Ma è sull’accertamento delle responsabilità che sono concentrati gli sforzi di giudici e avvocati. Più volte sono state richieste descrizioni dell’abbigliamento indossato dagli aggressori materiali delle ragazze. Le vittime ricordavano in particolare il cappellino di quello che aveva tentato di baciarle, di marca griffata.
È stato a partire da quello che, nel giro di poche ore gli agenti della polizia giudiziaria avevano rintracciato l’imputato, riconosciuto dalla giovane che ha sporto denuncia sia in caserma sia in aula nel corso della precedente udienza. Elementi che per il pm, che ha chiesto una condanna a tre anni, confermerebbero la responsabilità dell’imputato.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris