L'ANALISI
21 Maggio 2025 - 18:08
CREMONA - Da quindici mesi è ai domiciliari e oggi, dopo aver scelto il rito abbreviato, si è presentato davanti al giudice dell’udienza preliminare. La richiesta di condanna è pesante: 8 anni e 4 mesi per tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
I fatti risalgono al 23 novembre del 2023 quando l’imputato, insieme ad altri tre, quattro, avrebbe accerchiato la vittima, un 25enne, indiano come gli imputati, colpendolo con spranghe e un martello nel parcheggio del centro commerciale CremonaPo. Alla base della spedizione punitiva ci sarebbero stati vecchi rancori per un torto tra coinquilini. Fuggiti prima dell’intervento delle forze dell’ordine, i picchiatori sono stati rintracciati grazie alle testimonianze chiave di alcuni passanti, che avevano annotato la targa dell’auto usata per allontanarsi dal parcheggio del centro commerciale dopo aver massacrato il giovane.
L’imputato oggi in aula è il primo a comparire davanti ai giudici avendo scelto il rito abbreviato. Altri tre sono in attesa di comparire nell’udienza ordinaria, ma nel frattempo due degli imputati, già sottoposti agli arresti domiciliari, si sono resi irreperibili. Nella memoria del legale Alessandro Vezzoni invece viene messo in evidenza come «l’imputato non ha mai disatteso le misure in questi 15 mesi e oggi ha portato la sua parte del risarcimento per la vittima». L’avvocato ha anche chiesto la derubricazione del capo di imputazione da tentato omicidio a lesioni personali «visto l’esito della prognosi».
L’accusa invece aveva evidenziato come le armi improprie utilizzate, le aree della vittima colpite (il capo) e la forza inferta con le armi «rappresentavano un complessivo quadro idoneo a supportare una volontà omicidiaria». La sentenza è attesa il prossimo 25 giugno.
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