L'ANALISI
25 Maggio 2025 - 15:13
Nel riquadro il sindaco Giovanni Sgroi
RIVOLTA D'ADDA - Sarà martedì 27 l’interrogatorio di garanzia del sindaco (ora sospeso dal prefetto) Giovanni Sgroi, ai domiciliari dalla scorsa settimana, con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di quattro donne sue pazienti di 24, 35, 34 e 43 anni. Si tratterebbe di episodi risalenti per lo più al 2024 e che sarebbero avvenuti durante visite mediche gastroenterologiche al centro sanitario privato di Pozzuolo Martensana, di cui Sgroi era direttore sanitario e collaboratore sino al settembre scorso. Lo difende l’avvocato Domenico Chindamo. Tramite il suo legale, si è dichiarato «estraneo ai fatti contestati».
Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Sara Cipolla, «l’indagato, approfittando della sua qualifica e della sua posizione, ha posto in essere una forma di violenza sessuale nei confronti delle vittime, passando dal compimento di atti medici alla realizzazione di atti sessuali finalizzati a soddisfare pulsioni erotiche».
La difesa potrebbe richiedere al Gip Cipolla un’attenuazione del regime di arresti domiciliari del 70enne medico in pensione di origine siciliana, in carica come sindaco dal 2021, sposato e padre di una figlia.
L’indagine, partita un anno fa dalla denuncia della paziente 24enne, è stata portata avanti dal nucleo investigativo dei carabinieri i Milano e coordinata dalla Pm Alessia Menegazzo con l’aggiunta Letizia Mannella. Nel frattempo, la vita amministrativa del paese va avanti in attesa di sviluppi, con il vicesindaco Marianna Patrini nel ruolo di cittadino pro tempore.
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