L'ANALISI
20 Maggio 2025 - 05:20
A sinistra Eliana Maestri e Angela Barbiani
PIADENA DRIZZONA - Una valigia piena di curiosità, una passione smisurata per le parole e il desiderio profondo di conoscere l’altro: con questi strumenti, l’antropologa linguistica Eliana Maestri — del Vho — ha attraversato il mondo. Sabato sera, alle 20.45, grazie alla Cooperativa La Famiglia, è tornata nella sua comunità per condividere il percorso che l’ha portata a diventare una delle voci più autorevoli nel campo della traduzione e della comunicazione interculturale.
A introdurre la serata è stata Angela Barbiani, presidente della cooperativa promotrice dell’incontro, ricordando che fa parte della rassegna ‘Raccontami la tua storia’: «È un racconto di vita avvincente quello da parte di Eliana, docente di Studi della Traduzione e direttrice del Master in Translation Studies presso l’Università di Exeter, nel Regno Unito. É testimone del legame profondo che la unisce a questa terra». Con grande trasporto, la prof ha detto che il suo «è stato, ed è ancora un viaggio continuo. Attraverso confini geografici, ma anche mentali, linguistici, culturali. Un viaggio di scoperta, di ascolto, di trasformazione».
Partita da una tesi su un’autobiografia tradotta, Maestri ha iniziato un lungo viaggio accademico che l’ha portata prima in Inghilterra, per il dottorato a Bath, poi in Australia, Belgio, Stati Uniti e ora ancora in Gran Bretagna.
«Il dialetto è la mia prima lingua. E ogni volta che torno a casa, chiedo alle mie amiche: ‘Parlatemi in dialetto’. Perché per me è musica. È identità». A proposito di migrazioni, «mi sento migrante anch’io. È una condizione che ti insegna ad appartenere a più mondi. E a costruire ponti, non muri».
Maestri ha parlato anche della sua della famiglia — il papà Fausto, la mamma Armanda, i nonni Igino e Maria— e dell’amicizia. Una carriera, la sua, costellata di riconoscimenti e progetti. Nel suo racconto, ha ricordato figure fondamentali della sua formazione, come la maestra Santina delle elementari: «Ci ha insegnato il valore dell’aiuto reciproco. Lo applico ancora oggi, anche nei corsi universitari. Perché l’apprendimento vero nasce dalla collaborazione, non dalla competizione. Nel mio primo libro ho ringraziato i miei amici. Quelli che hanno creduto in me, che mi sono stati vicini, anche da lontano». Nonostante la carriera di Maestri sia costellata di riconoscimenti e progetti, «io non potrei essere più felice di tornare qui, dove tutto è iniziato».
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