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MONTICELLI D'ONGINA

Tragico incidente a La Secca: muore 44enne di Cremona

Sonia Bonoli ha perso la vita nello scontro lungo la provinciale 462

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

17 Maggio 2025 - 18:01

Tragico scontro tra auto e moto: una vittima sulla provinciale 462

MONTICELLI D'ONGINA - Scontro tra un’auto e una moto nel pomeriggio in località La Secca lungo la strada provinciale 462: ha perso la vita una donna di 44 anni di Cremona. È Sonia Bonoli, infermiera dell’Asst di Cremona che lavorava in Terapia intensiva e al Coordinamento donazione e prelievo organi e tessuti.

Ferito anche un uomo che viaggiava su un’altra moto, caduta in seguito allo schianto, e i quattro occupanti della vettura.

Sul posto l’auto infermieristica del 118 di Fiorenzuola d’Arda, l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Cortemaggiore, l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Monticelli e l’auto medica del 118 dell’ospedale di Cremona. Impegnati anche i vigili del fuoco di Fiorenzuola d’Arda, i carabinieri della compagnia di Fiorenzuola e della stazione di Monticelli.

In base a quanto è stato possibile apprendere le due moto viaggiavano sul rettilineo mentre la vettura, di invitati a un matrimonio, stava svoltando nella cascina La Secca per l’evento. Sul posto anche il sindaco Gimmi Distante che avrebbe dovuto celebrare il matrimonio.

A rianimare a lungo la donna, purtroppo invano, è stato un medico che si trovava sulla statale 462 e si è prodigato per i soccorsi prima dell’arrivo delle ambulanze.

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«La notizia è di quelle che lasciano senza parole, attoniti - inizia così il messaggio di cordoglio dell'Asst di Cremona -. Questo è lo stato d'animo dei moltissimi colleghi dell'Asst di Cremona che la conoscevano. Professionista apprezzata per la passione e l'energia con le quali svolgeva il suo lavoro di infermiera della Terapia intensiva e attualmente del Coordinamento per la donazione di organi e tessuti. Il pensiero di vicinanza della direzione strategica e di tutti i dipendenti dell'Asst va al marito e collega (infermiere del Pronto soccorso) e ai famigliari».

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