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CASE OCCUPATE: L’EMERGENZA

Ex Palace Hotel nuovo rifugio dei senzatetto

Cantiere al palo: da albergo per i turisti a riparo degli homeless

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

16 Maggio 2025 - 05:20

Ex Palace Hotel nuovo rifugio dei senzatetto

CREMA - Sembrava che fosse ormai prossimo a riaprire per soddisfare la carenza di posti letto in una città sempre più frequentata da turisti. E invece, i lavori di ristrutturazione dell’Hotel Palace sono fermi ormai da più di un anno. Con il risultato che nel cantiere lasciato a metà, si sono introdotte persone senza fissa dimora. La loro presenza, soprattutto nelle ore notturne, è confermata dagli inquilini del palazzo attiguo, che affermano di sentire voci e di vedere luci all’interno. Da qui la segnalazione di avere dei vicini di casa non propriamente graditi.

Dopo la demolizione dell’ex Bassano Grimeca, in via Enrico Martini a San Bernardino, e la chiusura dell’immobile mai terminato all’angolo tra via Indipendenza e via Lago Gerundo, al palo per un contenzioso ancora aperto tra la proprietà e un istituto di credito, molte persone senza un tetto sulla testa si sono rifugiate qui, nella storica struttura ricettiva di via Cresmiero, in centro città. Un luogo comodo da raggiungere e sufficientemente riparato.

Dopo anni di chiusura, al Palace era stata avviata una profonda ristrutturazione dell’edificio a sette piani, con i lavori affidati all’impresa Maker Srl di Milano. Il committente era la società Idea Verde, che ha acquistato il vecchio albergo. Prima della chiusura, dovuta al fatto di non essere più a norma, l’hotel era una struttura a tre stelle, situata nei pressi di Porta Ombriano, con 42 camere e una sala riunioni. Nel periodo in cui è rimasto aperto è stato spesso utilizzato per il ritiro pre partita dalle squadre di calcio che venivano in città per affrontare il Pergocrema (ora Pergolettese). Location ideale, considerata la sua vicinanza allo stadio Voltini, dal quale dista soltanto 300 metri.

Il primo step di lavori già effettuati ha riguardato lo strip-out, vale a dire il processo di scheletrizzazione e smontaggio selettivo. Si tratta di una tecnica che necessita di essere svolta con precisione, di una demolizione selettiva non invasiva, in preparazione della ristrutturazione. Dall’esterno si può infatti notare che tutti i vecchi infissi sono stati tolti, senza danneggiare la facciata. Poi i lavori si sono fermati e, nonostante ripetuti annunci di ripresa, di muratori non se ne sono ancora visti.

Aumentare la capacità di accoglienza in città è un’esigenza che negli ultimi anni è andata crescendo, con l’incremento vertiginoso delle presenze turistiche, grazie soprattutto ai fan del film premio Oscar ‘Call me by your name’. L’apertura di numerosi bed & breakfast è servita a tamponare l’emergenza, ma non basta ancora. Con le Olimpiadi di Milano-Cortina la Regione prevede un incremento di turisti fino al 60%. L’impressione, però, è che occorrerà attendere ancora parecchio prima che il vecchio albergo venga riattivato.

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