L'ANALISI
15 Maggio 2025 - 20:46
Un brindisi in piazza Duomo tra Manuel Ponzetti e Simone Tosi
CREMA - Un giro d’Italia di calice in calice: il 14 giugno debutterà il Crema wine festival, primo evento fieristico in città interamente dedicato al mondo del vino. Negli spazi (sia all’aperto che al coperto) della Libera associazione artigiani, in via di Vittorio a Santa Maria, saranno presenti 25 cantine che offriranno ai visitatori una selezione d’eccellenza dalle principali regioni a vocazione vitivinicola dello Stivale: dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Toscana, dall’Emilia-Romagna alla Puglia, dalla Sardegna all’Umbria, oltre, ovviamente, alla Lombardia.
Tutti i partecipanti verranno forniti di pettorina e bicchiere con logo: l’equipaggiamento ufficiale del ‘Crema wine lover’. E per assaporare meglio i ‘nettari’, i vignaioli saranno affiancati da artigiani del cibo che serviranno assaggi sfiziosi. Chi vorrà approfondire la conoscenza della materia, inoltre, potrà combinare l’esperienza sensoriale con l’esplorazione culturale grazie a tre masterclass e una conferenza. A completare il banchetto, in serata scatterà la festa a suon di musica.
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L’idea del Crema wine festival si deve a due imprenditori del Gruppo giovani della Libera artigiani: Simone Tosi, fondatore di Eventincantina e consulente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori vino, e Manuel Ponzetti, ceo di SicurServizi e SicurSalute. «Il respiro nazionale della manifestazione — spiegano — rivela una forte connessione con il tessuto locale, grazie al coinvolgimento diretto della Libera associazione artigiani e di numerose aziende del Cremasco. Il festival punta a creare sinergie tra produttori vinicoli provenienti da tutta Italia e gli operatori del territorio: ristoratori, enoteche, botteghe, professionisti e consumatori».
E il presidente della Libera, Marco Bressanelli, commenta: «Siamo orgogliosi di ospitare e sostenere il Crema wine festival. Mi congratulo con i nostri giovani associati, Tosi e Ponzetti, per aver concepito e dato l’abbrivio a una rassegna di grande prospettiva. L’obiettivo è coniugare la degustazione enologica con l’autenticità di mestieri che raccontano storie di mani sapienti, pazienza e passione». Perché il Crema wine festival nasce per dare visibilità a cantine emergenti e produttori italiani che, da veri artigiani del vino, stanno rivoluzionando il panorama vitivinicolo nazionale con passione e innovazione. Non a caso il direttore della Libera, Renato Marangoni, aggiunge: «Il festival si propone di diventare un appuntamento annuale per celebrare un’Italia che non rinuncia alla qualità, che riscopre il valore del tempo e che fa del connubio tra vino e artigianato una forma di cultura viva».
E c’è di più. Il Crema wine festival, infatti, punta a avviare un percorso ambizioso: «Trasformare Crema in un vero e proprio polo fieristico — affermano Tosi e Ponzetti — capace di accogliere e valorizzare negli anni futuri anche eventi dedicati ad altri settori strategici, dall’artigianato alla gastronomia, dal turismo alla cultura». Le intenzioni trovano già corrispondenza in un sostegno istituzionale e tecnico ampio e trasversale: la prima edizione del Crema wine festival è, infatti, patrocinata da Comune di Crema, Provincia di Cremona e Onav di Cremona e Crema.
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