L'ANALISI
23 Aprile 2025 - 05:05
CREMA - Passi per il ritratto del volto di Elio e Oliver, i due protagonisti del film da premio Oscar ‘Call me by your name’, girato a Crema e nel Cremasco. Passi anche per la pesca, simbolo del film, per l’immagine del Torrazzo, per il portone di via Marazzi, indicato anche su Google maps e ormai ricoperto da messaggi dei fan. Passi, infine, per la Vespa o per le frasi celebri della storia messa in pellicola. Ma il tortello cremasco, no.
Perché che le decine di migliaia di turisti passati in questi anno da Crema possano farsi tatuare un’immagine che ricorda il film del regista Luca Guadagnino ci sta. Ma un tortello cremasco, no. Chi se lo sarebbe mai aspettato? «Non solo lo fanno – spiega il vice presidente della Pro loco, Franco Bianchessi – ma prima di arrivare a Crema si prenotano in anticipo dal tatuatore. Da quando è stata introdotta anche questa possibilità, pare che stia spopolando».
Un tortello cremasco tatuato su un braccio o su un polpaccio è la migliore pubblicità che Crema potesse sperare di avere nel mondo. Perché van bene Elio e Oliver, va bene l’amore, omosessuale o no che sia, ma vuoi mettere il ricordo di un piatto di tortelli fumanti? La storia del film scalderà pure il cuore, ma vuoi mettere come scaldano lo stomaco i tortelli?
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