«In via Adua corrono a gran velocità»

CASALMAGGIORE - È un appello forte e chiaro quello che arriva dai residenti di via Adua, rilanciato da Emanuele Archenti, fondatore e amministratore del gruppo su Facebook ‘Noi Uniti per Casalmaggiore e le sue Frazioni – Official Group’, che da tempo dà voce alle istanze dei cittadini.

Gli abitanti della zona lamentano una situazione a loro avviso insostenibile: «La strada è diventata luogo di continui episodi di guida spericolata, con auto che sfrecciano a velocità elevatissime in qualsiasi ora del giorno e della notte. Una condizione che ha già portato a episodi come l’investimento e la morte di diversi gatti, ma che fa temere per l’incolumità anche di pedoni e ciclisti. I residenti – racconta Archenti – non si sentono più al sicuro, vivono con la costante paura che possa accadere qualcosa di grave».

Il problema era già stato segnalato tempo fa anche in sede istituzionale, con il coinvolgimento della consigliera comunale Annamaria Piccinelli, e attraverso una raccolta firme da parte dei cittadini. Tuttavia, denunciano i residenti, nulla si è mosso. «Tutto tace – continua Archenti – nessuno sa niente o forse non vuole dire niente. Ma una cosa è certa: la gente si sente presa in giro». L'appello è quello di intervenire con urgenza non solo in via Adua, ma anche su altri tratti critici della viabilità urbana e provinciale. «Casalmaggiore non è più sicura», denuncia Archenti, ricordando l’ennesima tragedia avvenuta nei giorni scorsi sulla provinciale Asolana, dove si è registrata un’altra vittima della strada.

«Non si tratta di polemizzare – conclude – ma di agire, e farlo subito, per evitare che la prossima notizia sia una tragedia evitabile. Continuerò a dare voce a chi chiede più sicurezza, perché l’indisciplina ha già causato troppa paura. Non aspettiamo che ci scappi il morto per intervenire». Il 18 novembre 2023 i residenti avevano lanciato un appello dalle colonne de ‘La Provincia’ per chiedere di fare qualcosa per fare ridurre la velocità dei veicoli in transito. I residenti di via Adua si erano poi dati ulteriormente da fare e avevano avviato una raccolta di firme, in tutto 56, allegate a una mozione presentata dalla Piccinelli.

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