L'ANALISI
08 Maggio 2025 - 20:37
Cavi di rame in una foto di repertorio
CASTELLEONE - Seicento metri di cavi di rame rubati a Castelleone in due tranche: 200 metri la prima volta, 400 la seconda. E ancora, 200 metri di cavi di ‘oro rosso’ razziati a Cremona. Ma nel bottino dei ladri ci sono anche capi di abbigliamento in un’azienda di Pizzighettone, un Fiat Ducato a Sesto ed Uniti e, poi, computer, denaro, pneumatici, utensili e un’auto portati via a una società di Zelo Buon Persico (Lodi).
Tutto nel 2017. Per il ladro seriale non solo di rame, Arian Vaduva, romeno del 1980, ufficialmente latitante, oggi è a arrivata la condanna, una stangata: 8 anni di reclusione. Il pm ne aveva chiesti 5, considerando, il furto dei 400 metri di cavi il reato più grave.
Il romeno faceva parte di una banda. Vi faceva parte anche un minore straniero, nome di battaglia Armando.
Il primo colpo era andato a segno la notte tra il 17 e il 18 luglio, a Castelleone, in località Coste: dopo aver tranciato i tralicci della media tensione e disattivato l’interruttore di alimentazione della linea ‘San Latino’, erano stati rubati 200 metri di cavi: 3.700 euro di danni all’Enel. La notte tra il 22 e il 23 luglio, a Castelleone, erano stati tranciati i tralicci della media tensione e rubati 400 metri di cavi di rame. A Cremona, il colpo risale alla notte tra il 23 e il 24 novembre: 220 metri di cavi di rame (1.200 chilogrammi circa) e 6.200 euro di danni all’Enel.
Non solo rame, come detto. Il 20 luglio, i ladri avevano razziato jeans alla Unison di Pizzighettone e due mezzi: uno rubato in una ditta di Casanova del Morbasco (nella notte tra il 22 e il 23 luglio), l’altro in una carrozzeria nel Lodigiano, a Zelo Buon Persico (la notte tra il 12 e il 13 agosto).
Un anno fa le denunce dell’Enel sono state acquisite agli atti del processo. Oggi hanno testimoniato le vittime dei furti messi a segno a Pizzighettone e a Zelo Buon Persico.
Ad aprile di un anno fa, l’ex dipendente dell’Unison, nel 2017 responsabile della logistica, aveva raccontato di essersi accorta del furto la mattina: «Appena entrata, ho visto la porta aperta e il vetro completamente rotto: la cassa era aperta, i vestiti sparsi: mi ricordo questa scena soprattutto per i vetri a terra». La cassa era stata alleggerita di 290 euro. Mancavano anche 5 paia di jeans rubati nella parte di magazzino adibita a spaccio per la vendita, il sabato mattina, con finestra «infranta» che dava sulla strada. Da uno dei furgoni usati per la consegna nei negozi erano stati rubati un navigatore, un carica batterie e un paio di occhiali da sole, nell’altro una chiave.
Il titolare della carrozzeria di Zelo Buon Persico aveva raccontato: «La carrozzeria ha due cancelli, quello più grande era stato sfondato, la finestra scardinata: sono stati rubati quattro personal computer, denaro dalle macchinette distributrici di bevande, pneumatici, utensili per la carrozzeria, una Renault Megane». Nell’indagine, i carabinieri erano arrivati all’imputato latitante grazie alle intercettazioni.
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