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Locomotiva: lavori al via, si draga per il recupero

Operazione di pulizia del fondale dell’Oglio vicino alla pila due per ‘disseppellire’ il relitto

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

07 Maggio 2025 - 05:20

Locomotiva: lavori al vi, si draga  per il recupero

BOZZOLO - Prenderanno il via questa settimana le operazioni di dragaggio del letto del fiume Oglio, in corrispondenza della pila 2 del ponte ferroviario, dove si ipotizza si trovi la locomotiva precipitata nel fiume durante la Seconda Guerra Mondiale.

La notizia del recupero ha riacceso l'interesse sull'episodio, infatti da ulteriori ricerche storiche condotte in quest’ultimo periodo dagli uffici de La Bozzoliana, consortile che ha in appalto il raddoppio ferroviario Piadena-Mantova, alimentate anche da storici locali, emerge che il modello della locomotiva inabissatasi nelle acque del fiume, a seguito del crollo del ponte temporaneo che era stato costruito dopo i bombardamenti, pare non sia il 'Deutsche Reichsbahn - DR 56-20', ma il 471.056, appartenente al gruppo delle locomotive a vapore 471 di Ferrovie dello Stato, costruite tra il 1907 e il 1912, rimaste in esercizio fino agli anni Settanta. Le 'misure' sono 19,2 metri di lunghezza per 75 tonnellate di peso.

Ma i punti interrogativi di questo recupero, necessario alla realizzazione del nuovo ponte ferroviario a doppio binario sull’Oglio, sono ancora tanti.

Grazie alle indagini geofisiche, effettuate nel maggio 2024 e coordinate dalla consortile La Bozzoliana, è stato possibile localizzare la posizione più verosimile della locomotiva, a valle del vecchio ponte esistente, in corrispondenza della posizione della pila 2 dell’attuale ponte sul fiume Oglio. Le condizioni in cui verrà trovata, se integra o parzialmente distrutta, non sono ancora chiare. Così come non è precisa la profondità di immersione in alveo o se vi sia altro materiale ferroso presente nel letto del fiume che possa ostacolare il recupero del relitto.

Le operazioni di dragaggio, che prenderanno il via a giorni, dovrebbero servire proprio a ripulire il fondale e a disseppellire il relitto che, in un secondo momento – appena il livello del fiume lo consentirà - verrà estratto dall’alveo. Quest'ultima operazione verrà realizzata tramite un catamarano attrezzato con sistema di sollevamento, e trasportato a riva verso valle, sulla sponda lato Marcaria, dove infine sarà sollevato da una gru di idonea portata. Prima del recupero però saranno necessarie alcune fasi preliminari, quali la bonifica bellica da ordigni esplosivi, il dragaggio del fondo, l’ispezione subacquea per individuare i punti di aggancio per il sollevamento del relitto e la posa di bitte di ormeggio per consentire le manovre di movimentazione del catamarano.

Il raddoppio del tratto Piadena-Mantova ha preso il via a gennaio 2024. La prima parte dell’opera prevede l’aumento della capacità della linea, che permetterà l’introduzione di un nuovo modello di esercizio potenziato sia per i servizi passeggeri di medio e breve raggio sia per i servizi merci. Il progetto si sviluppa per un’estensione di circa 34 chilometri e prevede i seguenti interventi: nella tratta Piadena – Bozzolo, raddoppio con tratti in variante tramite la realizzazione di nuova sede ad interasse a circa 22 metri dall’attuale, da eseguirsi in presenza di esercizio ferroviario. Tratta Bozzolo – Mantova, raddoppio in stretto affiancamento da eseguirsi in interruzione prolungata di esercizio ferroviario.

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