L'ANALISI
05 Maggio 2025 - 19:47
Francesco Rossetti con il televisore appena ripescato nel canale Vacchelli
VAIANO CREMASCO - Allarme lungo il canale Vacchelli, per una serie di ritrovamenti di rifiuti elettronici e dunque pericolosi, finiti in acqua e poi recuperati grazie ai volontari. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è quello di un televisore ripescato da Francesco Rossetti dei Verdi di Vaiano Cremasco.
Pochi giorni prima, era stata la volta di una batteria d’auto, pezzo quest’ultimo particolarmente inquinante. Segnale che nel corso d’acqua artificiale c’è chi non esita a buttare di tutto, complice anche la relativa facilità di raggiungerne le sponde anche in auto. Ad esempio nella zona della provinciale che dal paese porta a Scannabue e Palazzo Pignano.
Le strade sterrate rendono molto semplice scendere sino alla riva e dunque scaricare rifiuti ingombranti caricati a bordo. «Il Vacchelli è un’oasi naturalistica che attraversa una vasta porzione del territorio cremasco – sottolinea Andrea Ladina, consigliere comunale di Europa verde – e come tale va tutelata». La richiesta è quella di un impegno per quanto possibile maggiore nei controlli anti abbandono di rifiuti. E il problema non riguarda solo le aree di campagna, ma anche i tratti in cui il canale attraversa i centri abitati, in particolare Crema.
Ad esempio è purtroppo una costante l’abbandono rifiuti sulla sponda all’altezza del passaggio a livello di via del Fante nei pressi del ponte che porta nella frazione di Santo Stefano. Per questo motivo Roberto Baini, presidente del comitato dei residenti, ha preso carta e penna per segnalare la cosa al Comune. «La situazione si trascina ormai da molto tempo – ha sottolineato – e non è più circoscritta ai soli mesi estivi dove ci sono compagnie che si fermano sulle sponde del canale a fare i picnic. Persone anche del quartiere hanno fatto del posto un luogo di abbandono indifferenziato di rifiuti. Come comitato, chiediamo, oltre alla rimozione dei rifiuti, il posizionamento di cartelli di divieto di scarico con relative sanzioni e il posizionamento di telecamere o fototrappole».
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