Coinvolto in un'indagine antimafia sulla ’ndrangheta. Nell’abitazione dell’uomo sono state trovate pistole con matricola abrasa, una carabina rubata e munizioni
VIADANA - Ha patteggiato 4 anni di reclusione il 48enne calabrese residente a Viadana che doveva rispondere del reato di detenzione illegale di armi. L'uomo era stato tratto in arresto a seguito di un'ampia indagine della direzione distrettuale antimafia di Brescia sui traffici della 'ndrangheta.
L'indagine era partita a un'auto andata a fuoco in provincia di Brescia, successivamente era stato appurato che quell'incendio era doloso. Successivamente la questione ha portato anche alla luce accordi tra varie frange di criminalità organizzata.
Nell'abitazione di Viadana – coinvolta dalla perquisizione al pari di altre casa sparse in diverse province – sono state trovate una carabina risultata poi rubata, 47 cartucce e due pistole marca Beretta di calibro 22 e 6.35 con la matricola abrasa. L'indagine era iniziata nel 2022 quando l'auto di un pentito era stata data alle fiamme. I successivi accertamenti avevano messo in luce atti intimidatori e un piano, organizzato da vari gruppi criminali, per uccidere un ex collaboratore di giustizia.