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CREMA. SANTA MARIA PROTESTA

«Rallentatori e zona 30. Basta auto a tutto gas»

Allarme sicurezza stradale nel quartiere industriale, Torrisi (Fdi): «Serve un freno all’anarchia»

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

03 Maggio 2025 - 05:10

 «Rallentatori e zona 30. Basta auto a tutto gas»

CREMA - «Chiediamo a gran voce all’amministrazione comunale di investire sulla sicurezza stradale adottando sistemi di rallentamento della velocità»: l’appello del consigliere comunale Giuseppe Torrisi — lanciato a nome non solo del gruppo di Fratelli d’Italia, ma anche dei lavoratori della zona industriale di Santa Maria — scatta sull’onda emotiva dell’ennesimo incidente stradale nel quadrante della ex Olivetti, dove mercoledì sera un 30enne di origini nordafricane che viaggiava su un monopattino elettrico è stato travolto da un Suv.

Torrisi argomenta: «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di cittadini altamente preoccupati per la propria e altrui incolumità, in quanto si sentono costantemente in pericolo nel percorrere alcune strade di quell’area, in particolare via Bramante, via dell’Industria e via Di Vittorio, tutte ubicate in quel contesto produttivo dove esercitano la professione migliaia di persone tra operai, impiegati e professionisti».

I veicoli che sfrecciano a tutto gas, prosegue il consigliere di FdI, mettono «in serio pericolo i pedoni, i velocipedi (compresi i monopattini) e le autovetture condotte da mamme che la sera vorrebbero avere la certezza di tornare a casa per abbracciare i propri figli».

Torrisi propone di collocare «bande trasversali a effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione» e di installare «la segnaletica verticale del limite di 30 chilometri orari al momento inesistente». Strumenti, secondo Torrisi, in grado di garantire «una maggiore sicurezza in tutta l’area poiché non solo inducono gli automobilisti a ridurre la velocità, ma li invitano a prestare attenzione a tutto ciò che si trova in prossimità, come ad esempio gli attraversamenti pedonali».

Il consigliere mette sotto la lente, in particolare, via dell’Industria, che «si estende lungo un rettilineo di ben 445,87 metri di assoluta ‘anarchia’, dove si sfreccia in sprezzo alle intersezioni a raso e dove insistono cinque attraversamenti pedonali con strisce bianche scolorite poco individuabili».

Torrisi, poi, allarga il respiro della riflessione: «Ricordiamo alla giunta che il rilancio dell’area Nord-Est di Crema parte dalle aree ex Olivetti ed ex Pierina. Se l’obiettivo è promuoverle e di valorizzarle, è bene che ci sia un’attenta programmazione della viabilità al fine di attrarre investimenti privati».

Infine, la stoccata politica: «Vogliamo ricordare al sindaco, che la città di Crema non è solo quella del Pride o del salame, da sciorinare in discorsi da quaranta minuti in consiglio comunale, ma è anche quella ‘reale’ che ogni cittadino rappresenta nella propria quotidianità e che vuole vivere possibilmente in sicurezza anche nelle zone periferiche e industriali».

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