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PIEVE SAN GIACOMO. L'INCIDENTE

La tragedia riapre il tema ‘incrocio’

Il solito punto delicato, da tempo è in programma la realizzazione di una rotatoria

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

25 Aprile 2025 - 19:12

La tragedia riapre il tema ‘incrocio’

PIEVE SAN GIACOMO - C’è sconcerto in paese per la morte di Annunciata Neva, l’81enne che nel tardo pomeriggio di giovedì 24 aprile 2025 era in auto col marito ed è morta in seguito alla collisione con un furgone. L’utilitaria sulla quale viaggiavano gli anziani coniugi stava uscendo dal centro abitato, dove vivono, mentre l’altro veicolo stava procedendo lungo la provinciale. Una mancata precedenza, dunque, sarebbe all’origine dello schianto che è costato la vita alla donna. Pare sia morta sul colpo, in seguito ai traumi riportati: il Mercedes Vito condotto da un 47enne straniero ha centrato proprio la fiancata destra del veicolo, dove era seduta l’81enne. Vani i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori.

Ma accanto al dolore, c’erano anche tanti interrogativi. In primis quelli legati alla conformazione dell’incrocio. Per molti automobilisti velocità e distrazioni sono la causa dei ripetuti incidenti in quel tratto (già cinque da gennaio) ma c’è chi punta il dito proprio verso la scarsa visibilità dei punti di innesto. Non a caso in quel bivio ormai da tempo è in programma la realizzazione di una rotatoria.

Il sindaco Maurizio Morandi ne ha parlato giusto pochi giorni fa in Provincia a Cremona. I lavori sono stati affidati in marzo alla ditta Carba Srl di Soncino, con un ribasso d’asta del 16,417% sull’elenco prezzi. Il valore complessivo dell’appalto è pari a un milione e 947mila euro. Oltre alla rotonda tra le provinciali 33 e 27 è previsto un collegamento viabilistico con l’area produttiva comunale a nord, attraverso una nuova strada di lottizzazione.

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Nello specifico, il progetto prevede un anello di 30 metri di raggio esterno e una larghezza di otto metri, con cinque rami di entrata ed uscita delimitati da isole triangolari, pavimentate in calcestruzzo e realizzate con cordoli sormontabili. Sono previste anche opere complementari: due nuovi manufatti in cemento armato affiancati al ponte esistente per l’attraversamento del canale Delmona, impianti per l’illuminazione e l’attraversamento pedonale, segnaletica, interventi per il corretto smaltimento delle acque con posa di pozzetti, griglie e tubazioni, barriere di sicurezza stradale e parapetti. L’atteso progetto è stato elaborato dagli uffici della Provincia, coordinati dall’ingegner Andrea Manfredini. Serviranno 577 giorni di cantiere per la messa in sicurezza, ci si augura definitiva, dell’incrocio.

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