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I NODI DELLA SANITÀ

Operazione infermieri, arrivano nuovi rinforzi

L’Asst Crema ricorre alla libera professione: 8 camici blu per i punti prelievi di Maggiore e Santa Marta

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Aprile 2025 - 17:24

Operazione infermieri, arrivano nuovi rinforzi

CREMA - L’ospedale ricorre alla libera professione per risolvere almeno in parte il cronico problema della carenza di infermieri. Sono otto i nuovi contratti stipulati con altrettante figure, che andranno a coprire i turni ai punti prelievi del Maggiore e anche del presidio Santa Marta di Rivolta d’Adda. Una spesa complessiva di poco superiore ai 31mila euro, con contratti della durata di nove mesi che vengono stipulati singolarmente, dunque possono cominciare in periodi diversi.

Si va da una massimo di 230 ore a un minimo di 108 per ognuno di coloro che sono stati selezionati dopo una raccolta di candidature che aveva portato a 11 adesioni alla manifestazione di interesse. I nuovi infermieri sono Monica Elena Cosariu, Debora Costi, Roberta Galli, Josemon George, Natalya Istratova, Elia Mario Marinoni, Roberta Scarri e Barbara Triassi. Il loro compenso sarà di 25 euro lordi all’ora. Sono stati selezionati dalla commissione esaminatrice formata da Annamaria Bona responsabile della direzione aziendale delle professioni sanitarie e socio sanitarie (Dapss) dell’Asst, e dagli infermieri Egidio Malpezzi e Concetta Secondo.

Coinvolte ovviamente anche le Risorse umane di Asst con il direttore Emanuele Dil Carelli. Come tutte le strutture sanitarie e assistenziali, il Maggiore risente della carenza di figure professionali e della difficoltà a reperirle tramite bandi pubblici. Fortunatamente, in città c’è un bacino di candidati costante, dato dal fatto di avere il corso di Infermieristica letteralmente a due passi dal nosocomio, ovvero nell’ex tribunale.

Tra i neo laureati, molti sono stati coloro che hanno deciso di vivere la loro prima esperienza lavorativa nel Cremasco. Una dozzina hanno concluso a fine 2024 il loro percorso iniziato nel 2021 e hanno scelto al Maggiore o in altre strutture sanitarie e assistenziali del territorio. Senza dimenticare che sta crescendo una nuova generazione di cremaschi, che già dalle superiori si è forma per le professione sanitarie grazie all’indirizzo biomedico dell’istituto Galilei. La scuola aveva introdotto già dal 2017 il corso in biologia con curvatura biomedica.

Annualmente sono circa una quarantina gli iscritti al corso di laurea in Infermieristica promosso da università di Milano con l’Asst, che si avvale, come docenti, anche di figure professionali del Maggiore. Il programma di studi prevede lezioni teoriche e appunto una parte pratica, con tirocini in strutture del territorio che consentono ai futuri laureati di imparare sul campo. La dotazione di laboratori, attrezzati nell’ex tribunale, è di ultima generazione e anche questo aiuta nella formazione. Il penultimo gruppo di diplomati risale al luglio 2024, formato da 18 ragazzi e ragazze. Secondo i dati Ocse del 2022, in Lombardia mancavano circa 9mila infermieri. Numeri cresciuti nel 2023 e l’anno scorso, tenuto conto di pensionamenti e abbandoni del sistema sanitario pubblico e privato ed espatri per circa 4mila unità l’anno.

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