L'ANALISI
16 Aprile 2025 - 20:56
CREMONA - Fu un brutale, immotivato, pestaggio quello che scosse quella notte del novembre 2021 alla Fabbrica di Pedavena. E oggi, per due delle tre persone denunciate (il terzo ha patteggiato nel frattempo), è partito il processo nelle aule cremonesi. Per loro, entrambi residenti nel napoletano, l’accusa è quella di lesioni personali aggravate in concorso e percosse. Le vittime, due camerieri che quella sera furono presi di mira dal gruppo di avventori, si sono costituite parte civile con i legali Luca Curatti e Annalisa Sinelli.
Quella sera di quasi quattro anni fa nel locale era presente un gruppo di una decina di clienti napoletani in città per una manifestazione. I dipendenti del locale avevano avuto modo, nei pochi giorni della loro permanenza, di conoscerli: avevano già creato qualche problema per le loro intemperanze e l’atteggiamento aggressivo che avevano riservato ai lavoratori e alla clientela.
Quella sera, però, avevano superato i limiti, provocando pesantemente un dipendente del locale. Gli inviti a moderare i toni e a calmarsi non avevano sortito alcun effetto. Al punto che, dopo una sera di screzi, quando il gruppo si è alzato per recarsi alla cassa, uno di loro ha colpito al volto il dipendente del locale con un violento schiaffo, facendolo cadere a terra.
Quella scintilla di violenza, invece che spegnersi, ha scatenato una terribile eruzione di brutalità. Il cameriere, caduto a terra, è stato rapidamente circondato da alcuni del gruppo ed è stato tempestato di calci e pugni. Una scarica improvvisa che ha terrorizzato i clienti del locale e che è valsa al cameriere una prognosi di 60 giorni per rimettersi dalle ferite. Vista la scena, altri due dipendenti, un uomo e una donna, sono intervenuti per cercare di proteggere il collega, ma sono rimasti a loro volta vittima dell’aggressione. Nessuna lesione per i due che comunque hanno subito serie percosse e vissuto un brutto spavento.
Sul posto quella sera erano intervenuti i carabinieri che, accertata la dinamica dei fatti, ha fatto accompagnare la vittima all’ospedale di Cremona dove gli è stata riscontrata una grave frattura all’avambraccio sinistro, conseguenza dei violenti calci subiti. Sul posto gli aggressori non c’erano più ma le indagini dell’arma, che ha ascoltato le testimonianze delle vittime e degli avventori del locale, sono partite subito. Partendo da informazioni in loro possesso, i carabinieri hanno messo insieme tutti gli elementi e hanno identificato i tre più violenti del gruppo di clienti, accertando che uno di loro ha dato lo schiaffo al cameriere facendolo cadere a terra per poi, aiutato da altri due, pestarlo con particolare violenza.
Oggi in aula si sono predisposti tutti gli adempimenti giuridici del caso ma il processo entrerà nel vivo con la prossima udienza, fissata il 30 aprile 2025, nella quale i giudici ascolteranno le ricostruzioni delle due vittime.
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