L'ANALISI
16 Aprile 2025 - 20:44
Biloni, Soldi, Vitari, Cicchetti, Crotti, Fontana, Ratini, Mazzali e Guidesi
CREMA - Da un lato la conferma, arrivata per bocca dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi: con l’imminente costituzione del Cluster della cosmesi, Crema sarà punto di riferimento del distretto cosmetico lombardo. Dall’altra l’aspirazione, emersa tra le righe dell’incontro fra i portatori d’interesse del territorio e i vertici di Palazzo Lombardia: l’area ex Olivetti si candida a diventare il cuore pulsante di una futura Zona di Innovazione e Sviluppo — ovviamente focalizzata sul settore del beauty —, modello sperimentale di azione pubblica promosso da Regione per potenziare la filiera della formazione, la ricerca e la crescita del tessuto industriale. Tradotto: la grande fabbrica della bellezza di Crema e del Cremasco è destinata a consolidare la propria leadership e a diffondere know-how ed expertise su scala internazionale.
La tappa cremasca del tour ‘Lombardia protagonista. Qui puoi’, oggi nella sala Pietro da Cemmo del museo civico, ha acceso i riflettori sull’eccellenza del sistema cosmetico territoriale. Il governatore Attilio Fontana ha evidenziato come la cosmesi cremasca rappresenti «un valore aggiunto straordinario per tutta l’economia regionale» e ha rimarcato che «l’impegno di Regione si traduce sia in bandi e misure a sostegno degli investimenti che in iniziative orientate a realizzare un ecosistema integrato con più autonomia e maggiori capacità di sviluppo».
L’assessore Guidesi ha sottolineato l’importanza dell’«incontro con il settore cosmetico, che nel 2024 ha fatto registrare il record di crescita con un balzo del +6% e oggi sta continuando la sua progressione inarrestabile». Quindi si è soffermato sul modello Zis, che punta alla valorizzazione delle singole specificità industriali proprio come quella espressa dal «distretto cosmetico cremasco, esempio virtuoso di interazione con altri settori, come quello della chimica, a dimostrazione di una forza del sistema lombardo che risiede nella capacità di connettere le eccellenze».
La Regione, insomma, non ha dubbi: alla cosmesi è riservato un ruolo di primo piano nell’ambito di quel piano industriale che punta a confermare la Lombardia come la prima regione manifatturiera d’Europa. Al confronto hanno partecipato anche il direttore generale Sviluppo economico di Regione Armando Di Crinito, l’amministratore delegato di Arexpo e ‘regista’ dell’hub tecnologico milanese ‘Mind’ Igor De Biasio, il vicesegretario generale della Regione Pippo Superti e l’assessore al Turismo, Moda, Design e Marketing territoriale Barbara Mazzali, che ha dichiarato: «Finalmente si parla di cosmesi non come espressione di vanità, ma come politica economica a 360 gradi. La Regione supporta e continuerà a supportare un settore cruciale per il posizionamento della Lombardia sugli scenari internazionali, nella consapevolezza della sua importanza in termini di occupazione, innovazione e sviluppo sostenibile».
Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi ha introdotto la mattinata citando tre grandi progetti in cui trova sostanza la collaborazione con Regione: «Il programma di alta formazione professionalizzante all’ex Olivetti; l’idea del borgo artigiano all’interno degli ex Stalloni, indirizzato a preservare e innovare il nostro saper fare artigiano; la nuova edizione dei Beauty Days, festival lanciato che combina il valore socio-culturale della bellezza con il significato del fare impresa».
Dopo l’intervento del presidente della Camera di Commercio di Cremona, Pavia e Mantova, Gian Domenico Auricchio, che ha acceso un alert sulla «posizione della manifattura, mai così bassa nonostante il rilevantissimo peso specifico», la parola è passata alle associazioni di categoria. Marco Bressanelli, presidente della Libera artigiani e leader di Reindustria, ha messo in luce «la capacità cremasca di rigenerare aree dismesse, come dimostrato dal caso dell’ex Olivetti e come verrà confermato dal piano di recupero degli ex Stalloni», specificando come il Cremasco sia una «realtà ambiziosa che ha voglia di fare, crescere e innovare». Il presidente degli Industriali Stefano Allegri, invece, è tornato a toccare il tasto del «gap infrastrutturale che penalizza il territorio», sollecitando Regione ad accelerare sul progetto dell’autostrada Cremona-Mantova.
In platea, esponenti della politica come il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, il delegato della Provincia Eugenio Vailati e i consiglieri regionali Riccardo Vitari e Matteo Piloni («Non può che essere l’area ex Olivetti l’obiettivo delle risorse europee a disposizione di Regione per l’individuazione delle Zone di sviluppo e innovazione»); al loro fianco altri portavoce delle categorie tra cui il past president di Confagricoltura Lombardia Riccardo Crotti, il presidente di Ance Cremona Carlo Beltrami, i direttori di Libera artigiani Renato Marangoni, Associazione industriali Massimiliano Falanga e Cna Marco Cavalli e anche rappresentanti del mondo della formazione come la direttrice dell’Its Cremona Academy Valentina Nucera. Insomma: tutti gli attori essenziali per dare vita alla Zis.
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